Ioannes Sagredo Eques ac Divi Marci Procurator Aes. Annor LX

Heckenauer, Leonard II; Bombelli, Sebastiano

Ioannes Sagredo Eques ac Divi Marci Procurator Aes. Annor LX

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giovanni Sagredo

Autore: Heckenauer, Leonard II (1650/1660-1704), incisore; Bombelli, Sebastiano (1635 ante-1719), inventore

Cronologia: 1677

Oggetto: stampa smarginata

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: acquaforte

Misure: 140 mm x 190 mm (lastra); 135 mm x 184 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: L'opera appartiene al primo tomo di una serie di 3 volumi miscellanei (Inv. Libri 297 A-B-C-) contenenti stampe di ritratti di diversa provenienza e raggruppate per tipologia di soggetto. Il primo volume (cui la presente opera appartiene) contiene ritratti di principi, il secondo ritratti di vescovi, gentiluomini e dame, il terzo ritratti di scrittori e scrittrici. Tutti e tre i tomi presentano piatti di colore verde marmorizzato, dorso di colore marrone marmorizzato e tagli delle pagine tinti di rosso. Sul dorso di ogni volume è presente un'etichetta di carta bianca con cornice nera indicante la segnatura del libro; inoltre su ogni dorso figurano due etichette rettangolari con profilo ottagonale, di carta bianca con cornice blu, indicanti i numeri di inventario della prima e dell'ultima stampa compresa all'interno di ogni tomo.In ogni volume le stampe (smarginate e talvolta attaccate ad un altro supporto cartaceo più spesso) sono incollate sul verso di ogni pagina, in posizione centrale. Ogni pagina misura mm 335 x 217 e non presenta numerazione.
La rilegatura si presenta molto simile a quella dei 4 volumi contenenti i 324 Ritratti di pittori (inv. Libri 320 A-B-C-D), databili a inizio Ottocento; tuttavia in questo caso è probabile che l'inserimento delle stampe nei tre tomi sia avvenuto successivamente, a inizio Novecento. L'ipotesi pare confermata dalla presenza di un timbro rettangolare della Biblioteca dell'Accademia Carrara, risalente all'inizio del XX secolo, sul verso di molte incisioni. Inolltre, sempre sul verso, in trasparenza, è spesso visibile anche la numerazione inventariale a matita che ritroviamo anche sul recto delle pagine del volume a cui le stampe sono incollate. Tale numerazione sembra ascrivibile alla fase di rioridino delle collezioni grafiche attestata dal registro compilato da Corrado Ricci nel 1915. Alla stessa fase cronologica, all'incirca, potrebbe quindi risalire anche la raccolta delle stampe nei tre volumi. Per quanto riguarda il primo tomo, il nucleo di ritratti prevalentemente seicenteschi (spesso tratti da serie, opere storiografiche o frontespizi librari) sembra comunque da ricollegare al gusto collezionistico del conte Giacomo Carrara (1714-1796).
Questa stampa, smarginata, raffigura il ritratto di Giovanni Sagredo, racchiuso da una cornice ovale riccamente decorata da motivi vegetali e nastri; in basso al centro, si legge lo stemma del personaggio. La lastra reca i nomi dell'inventore Sebastiano Bombelli, pittore del ritratto, e dell'incisore Heckenauer. L'incisione era il frontespizio della seconda e della terza edizione delle "Memorie istoriche de monarchi ottomani" di Giovanni Sagredo (Combi & La noù, Venezia 1677 e 1679), opera pubblicata per la prima volta, priva del ritratto dell'autore, nel 1673.

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara. Gabinetto Disegni e Stampe

Credits

Compilazione: Penati, Anna Maria (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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