Crocifissione
Mazza, Giovanni Battista; Negretti, Jacopo Palma
Descrizione
Identificazione: Crocifissione di Cristo con la Madonna e San Giovanni Evangelista
Autore: Mazza, Giovanni Battista (notizie sec. XVI fine-sec. XVII inizio), incisore; Negretti, Jacopo Palma (1544-1628), inventore
Cronologia: post 1599 - ca. 1610
Oggetto: stampa
Soggetto: sacro
Materia e tecnica: bulino / doratura, argentatura
Misure: 228 mm x 338 mm (impronta)
Notizie storico-critiche: La stampa è una impressione moderna fatta tirare dal marchese Malaspina da una lastra di sua proprietà , realizzata in ottone inciso e intarsiata d'oro e d'argento, destinata ad un uso che non è stato individuato (cfr. inv. St. Mal. 5456). La composizione deriva, nello stesso verso, da unÂ'invenzione di Jacopo Palma il Giovane, e precisamente dalla pala realizzata per la chiesa degli Zoccolanti a Potenza Picena, datata 1599, rispetto alla quale lÂ'incisore ha omesso i due santi inginocchiati (Antonio da Padova e Maddalena), inserendo invece una dettagliata veduta di città sullo sfondo. L'autore, Giovanni Battista Mazza risulta un incisore praticamente sconosciuto (ignorato da Bartsch, si può dire che il Malaspina fu il primo a repertoriarne parzialmente le opere). La lastra è stata acquistata dal Malaspina dalla collezione di Mauro Boni, come risulta dai materiali manoscritti conservati presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. La stampa venne fatta tirare appositamente dal marchese Malaspina, probabilmente nel 1813: in una lettera scritta a Mauro Boni e datata 2 febbraio 1813, annunciava: "Quanto prima tenterò di far tirar copia, se sarà possibile, della bella tarsia Mazza e se la cosa riuscirà le ne invierò più esemplari come a ben di dovere". Si noti che in corrispondenza del sole, in alto a destra, è stato applicato un pezzo di carta tondo e colorato in giallo, forse a imitazione dell'applicazione dorata visibile sulla lastra. Altri esemplari si trovano a Londra (British Museum, inv. 1911,1206.3) e Firenze (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inv. n. 9531 st. sc.). Per un approfondimento si veda Aldovini 2010.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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