Martirio di San Lorenzo
Raimondi, Marcantonio; Bandinelli, Baccio
Descrizione
Autore: Raimondi, Marcantonio (1482 ca.-1534 ca.), incisore; Bandinelli, Baccio (1493-1560), inventore
Cronologia: ca. 1525
Oggetto: stampa smarginata
Soggetto: sacro
Materia e tecnica: bulino
Misure: 580 mm x 438 mm (parte incisa)
Notizie storico-critiche: L'incisione di Marcantonio Raimondi deriva dall'invenzione di Baccio Bandinelli (di cui Passavant e Delaborde segnalano il disegno preparatorio a Monaco di Baviera, Staatliche Graphische Sammlungen, inv. 2215, matita rossa, mm 428 x 575, Oberhuber/ Gnann 1999, p. 358-359 n. 268, ripr. a p. 358), realizzata dopo la morte di Raffaello. Bandinelli aveva ricevuto da papa Clemente VII l'incarico di affrescare il martirio dei Santi Cosma e Damiano e quello di San Lorenzo sulle pareti laterali della cappella del coro di San Lorenzo a Firenze. Secondo il racconto di Vasari, Bandinelli non fu soddisfatto della versione incisa da Raimondi (che aveva introdotto delle varianti e corretto l'impostazione spaziale), anche per l'errata iscrizione del suo nome (BRANDIN), ma il papa non accolse queste critiche.
Il marchese Malaspina, nel suo Catalogo edito nel 1824, riconosce che questo esemplare presenta il forcone dello sgherro in primo piano a sinistra poco visibile, e non fa parte quindi dei piĆ¹ rari esemplari di primo stato (si veda l'esemplare di Vienna, in Gnann 1999, p. 359)
Si veda la rara versione ridotta e in controparte, incisa da un anonimo Monogrammista P, di cui si conserva un esemplare in collezione Malaspina, inv. St. Mal. 1556.
Per la copia di Giulio Sanuto si veda la scheda relativa all'inv. St. Mal. 1725. Per un frammento di quella di Diana Scultori, cfr. inv. St. Mal. 1726.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/F0130-00330/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).