La tentazione di Sant'Antonio

Cranach, Lucas

La tentazione di Sant'Antonio

Descrizione

Identificazione: Tentazioni di Sant'Antonio Abate

Autore: Cranach, Lucas (1472 ca.-1553), incisore / inventore

Cronologia: post 1506

Oggetto: stampa

Soggetto: sacro

Materia e tecnica: xilografia

Misure: 272 mm x 407 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: Luigi Malaspina di Sannazzaro rileva che il monogramma dell'autore non reca l'emblema del drago, ponendo come motivazione il fatto che forse la stampa sia stata realizzata quando Cranach non aveva ancora ottenuto il diritto di portare le armi gentilizie; rileva inoltre la presenza dello stemma di Sassonia in alto a destra appeso all'albero e la conservazione molto buona della stampa.

Lucas Cranach entro alle dipendenze di Federico il Saggio di Sassonia intorno al 1505 e sembra che egli incoraggiasse particolarmente l'artista nell'attività di incisore, probabilmente per questo motivo diverse incisioni successive a questa data mostrano lo stemma di Sassonia. Contestualmente con l'impiego presso Federico il Saggio vi fu nella produzione di Cranach anche un incremento progressivo dell'uso di soggetti religiosi.

In questa stampa il gruppo con i demoni è quasi certamente ispirato alla stampa di analogo soggetto di Martin Schongauer, di cui il Marchese Malaspina possedeva un esemplare (cfr. inv. St. Mal. 88), ma la composizione e soprattutto il paesaggio mostrano chiaramente che si tratta di una invenzione di Cranach. La realizzazione di questa stampa è probabilmente connessa con il cancelliere dell'Università di Wittemberg, Goswin von Orsoy (1450-1515), che fu anche precettore al monastero degli antoniani di Lichtenburg. Il monastero possedeva una cappella a Wittemberg già dal 1460 nella quale vi era una pala d'altare con Sant'Antonio. E' possibile che il gruppo di edifici sullo sfondo dell'incisione di Cranach, che sembrano mostrare particolari ralistici, rappresenti il monastero degli antoniani di Lichtenburg.

L'esemplare illustrato da Hollstein è di secondo stato, come quello in collezione Malaspina.

Collocazione

Pavia (PV), Musei Civici di Pavia

Credits

Compilazione: Gritti, Jessica (2011)

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