L'Adieu au monde
Bosq, J.(?); Haudebourt Lescot, Hortense
Descrizione
Identificazione: Conversione di un frate francescano
Autore: Bosq, J.(?) (notizie 1802-1830), incisore; Haudebourt Lescot, Hortense (1784-1845), inventore
Cronologia: 1826
Oggetto: stampa
Materia e tecnica: carta / acquaforte, bulino
Misure: 413 mm x 520 mm (impronta)
Notizie storico-critiche: La stampa è probabilmente tratta da un dipinto, non identificato, di Hortense Haudebourt Lescot, artista francese attiva a in Italia come pittrice personale di Maria Carolina Augusta di Borbone duchessa di Berry, a Napoli (cfr. Bénézit E., Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs & graveurs de tous les temps et de tous les pays [...], Parigi 1966 v. IV, p. 611). Il soggetto ritrae con ogni probabilità il momento della conversione di un soldato alla vita religiosa, come si desume dalla divisa, dal bicorno e dalla spada abbandonati a terra. "Addio al mondo" delle cose terrene, suggerisce il titolo impresso su questo esemplare. E' l'ultimo sguardo dell'uomo all'universo femminile (identificato nel ritratto di una giovane fangiulla alla parete), dell'impegno militare e dal divertimento quotidiano della musica e del canto come suggeriscono la chitarra e gli spartiti in secondo piano.
Il giovane uomo è accompagnato nella vestizione da un frate francescano più anziano; si notino i tipici attributi dell'ordine: il saio, il cordone con il rosario alla vita, i sandali ai piedi. E' verosimile che la scena sia ambientata a Napoli, come indica la veduta del golfo con il vulcano fumante che, nella sua conformazione, ricorda il Vesuvio. Haudebert Lescot, del resto, diventa aritsta di Maria Carolina Augusta di Borbone a Napoli nel 1820, un'anno prima della realizzazione del dipinto (cfr. la data presente su questo esemplare). Si tende a escludere che la rappresentazione faccia riferimento a un personaggio realmente esistito, piuttosto a una scena di genere a cui, per altro, l'artista stessa era volta.
L'incisione, di qualche anno successiva (1826), è opera di un artista francese denominato semplicemente "Bosq". In questo esemplare, il cognome è preceduto dall'iniziale "J" che, secondo quanto riportato dall'Inventaire du Fonds Francais, compare sulle stampe soltanto a partire dal 1826 (cfr. Laran J./ Adhémar J.,Inventaire du Fonds Francais après 1800, Parigi 1942, p. 159).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli
Credits
Compilazione: Grassi, Giulia (2021)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/H0540-04912/
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