Iconografia Sabauda ovvero Raccolta di Ritratti. Principi dell'Augusta Famiglia dei reali di Sardegna con tavole sinottiche di storia e cronologia. Opera dell'Avvocato Modesto Paroletti
Gonin, Guido; Festa, Demetrio
Descrizione
Titolo proprio: Amedeo V
Autore: Gonin, Guido (notizie sec. XIX), disegnatore; Festa, Demetrio (Attivo prima metà XIX secolo a Torino), litografo
Cronologia: 1831
Oggetto: stampa
Soggetto: ritratto
Materia e tecnica: litografia
Misure: 150 mm x 235 mm (parte figurata); 168 mm x 266 mm (impronta)
Notizie storico-critiche: Amedeo V di Savoia detto il Conte Grande (Le Bourget-du-Lac, 4 settembre 1249 â€" Avignone, 16 ottobre 1323) fu Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana dal 1285 al 1323.
Egli era figlio secondogenito di Tommaso II di Savoia e di Beatrice Fieschi.Alla morte del padre, avvenuta nel 1259, si ebbe un'ennesima crisi dello Stato Sabaudo. Il vuoto di potere lasciato favorì una nuova guerra civile, e non pochi pensavano che il Piemonte non sarebbe mai stato in grado di ottenere una pace duratura. Il re Edoardo I d'Inghilterra, consultato per la successione sabauda, si dichiarò favorevole al giovane Amedeo V, già duca del Chiablese, e già considerato abile diplomatico. Intanto i possedimenti del Conte Grande crescevano: con una serie di fortunate campagne sottomise Ivrea e il Canavese, che dai tempi di Arduino I d'Ivrea erano rimasti nelle mani dei suoi successori.
Divise i domini sabaudi tenendo per sé la Savoia e le valli di Susa e di Aosta. Ai figli di Tommaso III di Savoia andò il Piemonte, mentre al fratello Ludovico andarono le terre di Vaud. Era la nascita dei due nuovi rami della dinastia, quello di Piemonte e quello di Vaud, che comunque non godettero mai di una vera indipendenza e rimasero sempre vassalli del ramo principale. Per mettere fine al disordine per la successione dinastica, egli adottò anche in Piemonte la legge salica, con la quale soltanto i primogeniti maschi potevano aspirare alla successione al trono. Amedeo V ottenne l'ambito titolo di Vicario Imperiale in Italia da Enrico VII di Lussemburgo.
Con Amedeo V iniziò la linea dinastica cosiddetta Branca ducale (ovvero Ramo ducale) poiché fu proprio uno dei successori di questa linea, Amedeo VIII di Savoia, a ricevere dall'Imperatore Sigismondo il titolo di Duca. Il ramo si estinse con Carlo Giovanni Amedeo, sesto Duca di Savoia (1488 â€" 1496) per lasciare il posto alla cosiddetta Branca della Bressa. Amedeo morì nel 1323 e fu sepolto nell'Abbazia di Altacomba; oggi rimangono solamente le pietre tombali del conte perché quando l'abbazia fu occupata dai giacobini, questi forzarono la sua tomba e distrussero i resti insieme a quelli di altri rappresentanti dei Savoia.
Gli successe il figlio Edoardo
Collocazione
Milano (MI), Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento
Credits
Compilazione: Foglia, Patrizia (2017)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/I0190-00021/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).