Iconografia Sabauda ovvero Raccolta di Ritratti. Principi dell'Augusta Famiglia dei reali di Sardegna con tavole sinottiche di storia e cronologia. Opera dell'Avvocato Modesto Paroletti
Gonin, Guido; Festa, Demetrio
Descrizione
Titolo proprio: Emanuele Filiberto
Autore: Gonin, Guido (notizie sec. XIX), disegnatore; Festa, Demetrio (Attivo prima metà XIX secolo a Torino), litografo
Cronologia: 1831
Oggetto: stampa
Soggetto: ritratto
Materia e tecnica: litografia
Misure: 150 mm x 235 mm (parte figurata); 168 mm x 266 mm (impronta)
Notizie storico-critiche: Emanuele Filiberto (Chambery, 1528 - Torino, 1580). Detto Testa di Ferro. Duca di Savoia (1553-80), al servizio di Carlo V sconfisse i francesi a San Quintino (1557). Riavuto con la pace di Cateau-Cambresis (1559) il suo ducato, prima occupato dai francesi, ne curò la riorganizzazione amministrativo-finanziaria rafforzando i poteri della corona.
Emanuele Filiberto "Testa di ferro" era destinato al sacerdozio, ma divenne duca di Savoia dopo la morte dei fratelli maggiori.
Quando il Piemonte venne occupato dai Francesi (1536), fu inviato a cercare aiuto dallo zio, l'imperatore Carlo V, che ne fece il comandante dell’esercito imperiale, (1553). Nel 1555 fu nominato governatore dei Paesi Bassi e nel 1557 ottenne la vittoria a San Quintino, cui seguirono la pace di Cateau-Cambrésis nel 1559 e la restituzione ai Savoia delle loro terre.
Da allora si dedicò alla ricostruzione del paese, che iniziò a trasformare in Stato moderno. Convinto dell’importanza di un forte esercito di popolo e di una solida finanza, volle creare un apparato militare permanente e la «milizia paesana», oltre che riformare il sistema fiscale. Nel 1560 sostituì l'italiano (il francese in Savoia) al latino negli atti pubblici.
Nel 1563 portò la capitale del ducato da Chambéry a Torino.
Fondò la sua politica estera su neutralità, mantenimento dell’equilibrio tra Francia e Spagna, pace con gli Svizzeri. Coltivò i rapporti con Venezia e il Papato (partecipando pure alla Lega santa contro i turchi e alla battagli di Lepanto del 1571 con tre vascelli).
Uomo d’azione, non di lettere, fu però attento anche alla cultura, rifondando l’Università. A suggello del patto che gli restituiva il ducato, sposò Margherita di Valois, sorella del re di Francia, il loro fu un matrimonio solido, e a lei si devono una politica di tolleranza verso i protestanti e svariate scelte culturali del ducato.
Merlin, Pierpaolo, Emanuele Filiberto: un principe tra il Piemonte e l'Europa, SEI, Torino 1995
Collocazione
Milano (MI), Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento
Credits
Compilazione: Foglia, Patrizia (2017)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/I0190-00033/
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