DVCATO / DI / MANTOVA
Magini Giovanni Antonio; De Arnoldis Arnoldo
Descrizione
Identificazione: CARTA DEL DUCATO DI MANTOVA
Autore: Magini Giovanni Antonio (1555/ 1617), disegnatore; De Arnoldis Arnoldo (notizie 1595-1602), incisore
Cronologia: ante 1620
Oggetto: stampa
Soggetto: cartografia
Materia e tecnica: calcografia
Misure: 475 mm x 350 mm (Parte incisa)
Notizie storico-critiche: La carta, un'incisione in rame il cui titolo è riportato in un'elaborata cornice di gusto tardo-cinquecentesco posta nell'angolo superiore destro del foglio, rappresenta il Ducato di Mantova e costituisce la prima carta geografica dello stesso basata su dati attendibili e realizzata con criteri di tipo scientifico. Era originariamente contenuta nell'opera di Giovanni Antonio Magini "Italia [...]", edita a Bologna dal figlio Fabio nel 1620 (tavola n. 15).
L'opera, corredata da 61 tavole, è considerata dalla critica un'esaustiva summa della conoscenza cartografica italiana di fine XVI-inizio XVII secolo; l'autore, matematico presso lo Studio di Bologna, riuscì nella propria realizzazione anche grazie all'appoggio di potenti dell'epoca - tra i quali il duca di Mantova Vincenzo Gonzaga, cui la carta è dedicata - in grado di procurargli direttamente o indirettamente disegni da governi e da privati. L'incisione delle tavole fu iniziata attorno al 1594 e conclusa nel 1608, benché le tavole siano state accuratamente revisionate fino al 1613 circa; scomparso Giovanni Antonio nel 1617, l'"Italia" fu pubblicata postuma dal figlio Fabio e conobbe alcune, note ristampe nel corso del XVII secolo.
La carta del ducato di Mantova, la cui realizzazione da parte di Magini fu alquanto complessa (cfr. bibliografia), fu probabilmente incisa da Arnoldo De Arnoldi, operatore attivo tra Bologna e Siena. Come avvenuto per le importanti carte di Braun-Hogenberg e del Bertazzolo relativamente alla pianta topografica della città, la carta di Magini divenne presto un prototipo per l'immagine a stampa del territorio mantovano, andando incontro a innumerevoli riprese e imitazioni nel corso del Seicento e del Settecento.
Essa riproduce fedelmente l'area del ducato, ponendo in particolare evidenza il reticolo idrografico; mancante, invece, il disegno della rete viaria, mentre i centri abitati sono contrassegnati da segni convenzionali o prospetti stereotipati a seconda della loro rilevanza; il suolo è caratterizzato da differenti segni grafici in corrispondenza delle aree paludose, lacustri, boschive, ecc.; la dedica a Vincenzo Gonzaga è contenuta nell'elaborato cartiglio con volute posto nell'angolo inferiore destro del foglio, nel quale è riportata anche la scala.
Un esemplare a colori della stessa carta è catalogato nella raccolta Sammartini con n.inv. 04211366.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/M0230-00559/
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