MANTUA la Citta principale, et Fortezza incomparabile, del Ducato medesino in Italia. / [...]
Seutter Matthäus
Descrizione
Identificazione: PIANTA DELLA CITTA' DI MANTOVA
Autore: Seutter Matthäus (1658/ 1757), disegnatore
Cronologia: ca. 1730
Oggetto: stampa colorata a mano
Soggetto: cartografia
Materia e tecnica: calcografia; acquerello
Misure: 575 mm x 495 mm (Parte figurata)
Notizie storico-critiche: La carta a colori (incisione in rame) è costituita da una pianta topografica e da una sottostante veduta della città di Mantova. Intitolata in italiano e in tedesco lungo il margine superiore, era originariamente inclusa nell' "Atlas Novus" o "Grosser Atlas" di M. Seutter, edito per la prima volta ad Augsburg nel 1730 circa e riedito dal genero di Seutter, Conrad Tobias Lotter, attorno al 1772. A quest'ultima edizione apparterrebbe l'esemplare in esame, in quanto riportante l'indicazione di responsalità "Anjezo in Verlag bey Tob: Conr: Lotter, Geogr: in Augsb:".
L'accuratezza dell'esecuzione, l'abbondanza di dettagli e l'uso preciso del colore conferiscono alla carta un'importanza e bellezza particolari.
La pianta, orientata con il nord in alto a destra, è basata sull'anteriore produzione di Coronelli, Bodenher e della cartografia francese: ripresa da un punto di vista zenitale, essa evidenzia il perimetro delle mura fortificate, entro le quali compaiono il corso del Rio e la planimetria del Castello; gli elementi che trovano una diretta esplicazione scritta nell'immagine della città sono le varie porte di accesso alla stessa e il Ponte detto dei Mulini; il progressivo interramento del Lago Paiolo, realizzato entro il secolo, è ben reso nella parte a sud della città, in prossimità di Palazzo Te. Cittadella, ben delineata nel perimetro del suo possente sistema difensivo, è contrassegnata da lettere capitali che trovano spiegazione nella didascalia della "Tavola" posta in alto a destra. I dintorni della città sono raffigurati piuttosto sommariamente ma con buona approssimazione geografica, mentre convenzionale è il disegno del territorio, suddiviso in appezzamenti regolari corrispondenti alle diverse colture. L'apparato decorativo della pianta è costituito dalla rosa dell'orientamento in basso a sinistra, dallo stemma gonzaghesco in alto a sinistra e da una cornice contenente importanti notizie storico-geografiche all'angolo inferiore destro.
La parte inferiore della carta contiene la veduta della città dalla parte di Borgo San Giorgio, fortemente debitrice del modello prodotto da F.B. Werner nella prima metà del XVIII secolo: di quel prototipo sono innanzitutto desunti le emergenti architettoniche aguzze e l'abbondanza di tetti spioventi. Alcuni edifici sono accompagnati dal proprio nome scritto a fianco: in taluni casi, la toponomastica appare leggermente storpiata, ma sostanzialmente fedele alla reale ubicazione degli edifici.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/M0230-00579/
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