Pubblico Macello in Mantova
Montini Filippo Luigi (attr.); Puzzi Lanfranco (attr.)
Descrizione
Identificazione: VEDUTA DEL PALAZZO DEL PUBBLICO MACELLO IN MANTOVA
Autore: Montini Filippo Luigi (attr.), disegnatore; Puzzi Lanfranco (attr.), incisore
Cronologia: post 1829
Oggetto: stampa
Soggetto: veduta
Materia e tecnica: acquatinta
Misure: 141 mm x 81 mm (Parte figurata)
Notizie storico-critiche: Nel 1829 i fratelli Negretti ottengono a Mantova la patente di calcografi; nello stesso anno viene loro accordato il permesso di usare i torchi dell'Accademia per stampare una serie di 32 vedute della città. Le stampe furono incise con la tecnica dell'acquatinta che, grazie alla sua rapida esecuzione chimica, divenne il mezzo di riproduzione più popolare e diffuso. La serie ebbe lunga fortuna e furono ristampate più volte, anche acquerellate (1836). Ventiquattro delle vedute della serie serviro nel 1844 per illustrare "Il Fioretto delle cronache di Mantova" di Stefano Gionta. La serie non è stata reperita nell'edizione originale completa. La stampa è numerata come la nona della serie.
L'immagine rappresenta al centro l'edificio della "beccaria", costruito da Giulio Romano nel 1536, atterrato nella seconda metà dell'800. Anche la casa merlata sulla destra, casa Cattabeni, venne demolita nel 1861 per allargare la piazza allora detta San Silvestro, ora Martiri di Belfiore.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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