Abiti a tournure
Toudouze, Adele-Anais; Bonnard
Descrizione
Identificazione: Figure femminili e figura infantile
Autore: Toudouze, Adele-Anais (1822-1899), disegnatore; Bonnard, inventore
Cronologia: ca. 1873
Oggetto: stampa a colori
Materia e tecnica: acquaforte
Misure: 219 mm x 317 mm (Parte figurata)
Notizie storico-critiche: Descrizione degli abiti: i modelli sono colti di tre quarti
1) A sinistra: completo di colore grigio perla composto di tre pezzi: soprabito, gonna e mantellina. Il soprabito evidenzia una linea sciancrata con lunga baschina dietro, quarti anteriori stondati, soprammaniche lunghe con polsino di nastro e sottomaniche bianche a pieghe. La gonna a tournure mostra uno strascico dietro e balze piatte a punta. Applicazioni di grossi fiocchi di nastro decorano la sottana davanti al centro e i lati della baschina. La mantellina ha frange in fondo. Accessori: cravatta a fiocco e guanto corto.
2) Al centro: completo marrone composto di due pezzi: soprabito e gonna. Il soprabito evidenzia un corsetto a pièce d'estomac, soprammaniche lunghe con polsino a volant, sottomaniche bianche, gonna a tre quarti. La sottana lunga mostra fitte gale e strascico. Applicazioni di passamaneria di corda e frange decorano il soprabito e la gonna.
3) A destra: abito blu composto di due pezzi: soprabito e gonna. Il soprabito evidenzia corsetto con maniche lunghe, strette, e linea a tournure, con drappeggi ai fianchi e dietro. La gonna è al ginocchio, ton sur ton. Accessori: ciondolo dorato.
Confronti: il disegno è a tratto accademico; i colori hanno tonalità pastello. I figurini sono colti secondo il punto di vista privilegiato, di tre quarti, per evidenziare gli sfarzosi decori delle sezioni anteriori degli abiti e lo strascico delle gonne. Il punto vita della figura a destra è alto, alla "Joséphine". Worth, nel 1873, aveva già riproposto un modello simile, recuperando la linea a impero inaugurata dalla politica napoleonica alla fine del Settecento; tuttavia, egli rinnova l'impianto classicista del modello, mantenendo il supporto a tournure della gonna in voga dall'ultimo quarto dell'Ottocento. Gli abiti sono sovraccaricati di gale, nastri, balze, pizzi, passamaneria, bottoni, corde, frange, effetti di drappeggi. Tutto concorre a ingigantire e a "deformare" la silhouette femminile, che perde completamente le sue forme naturali. Il figurino nel mezzo della composizione mostra il pièce d'estomac. Gli storici del costume chiamano tale dettaglio, in italiano, anche "guardinfante", dal francese "garde enfant", dallo spagnolo "guardainfante". In origine, esso era un'armatura, la quale sembra essere stata adottata, per la prima volta, da Giovanna del Portogallo, sorella di Alfonso V, per celare una gravidanza extra matrimoniale al marito Enrico IV di Castiglia, detto "El Impotiente". Il verdugale, la gorgiera e il busto dimostravano l'imbrigliamento fisico della donna. L'esempio precoce del verdugale è in "Il festino di Erode" (1468), conservato a Barcellona nella Collezione Muntadas. Alla fine dell'Ottocento, tale particolare ritorna; benché, si tratti di una versione ridotta nella sostanza e destinata a diffondere la vena storicistica ed eclettica dell'anonimo progettista. Anche la ragazzina imita i modelli adulti. Bisognerà aspettare la fine degli anni Settanta per constatare una semplificazione dell'abito. Le figure femminili sono inserite all'interno di un salotto che identifica una cultura: il cassettone, il vaso di fiori, la poltrona di velluto, il tappeto, la gamba del tavolo, ricca di dettagli dal sapore barocco, la gabbia dell'uccellino, il pappagallo, e la finestra con tendaggi suggeriscono un atmosfera teatrale. L'ultimo trentennio del diciannovesimo secolo vede il proliferare di un arredamento che rispecchi la moda stessa degli abiti, nella sovrabbondanza dei decori, degli oggetti, dei tendaggi e delle stoffe. L'illustrazione mostra una tendenza all'esoticismo, che caratterizza, in parte, lo spirito dell'epoca: si osserva la presenza, nella stanza, di un pappagallo blu. L'obiettivo è di suscitare l'interesse per l'opulenza e per un vago intellettualismo fra i "nuovi arricchiti", che accompagnano l'ascesa di Napoleone III. Lo svolgersi dell'azione quotidiana appare bloccata: la giovane, timorosa, è nascosta dietro la donna di destra; cerca
Collocazione
Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli
Credits
Compilazione: Braga, Marina (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/MZ010-00026/
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