Abiti a princesse
Reville; Toudouze, Adele-Anais
Descrizione
Identificazione: Figure femminili
Autore: Reville, incisore; Toudouze, Adele-Anais (1822-1899), disegnatore
Cronologia: ca. 1878
Oggetto: stampa a colori
Materia e tecnica: acquaforte
Misure: 207 mm x 320 mm (Parte figurata)
Notizie storico-critiche: Descrizione degli abiti: Da sinistra:
1) Abito intero di colore marrone. Il modello lungo, a princesse, evidenzia corpetto a maniche lunghe e doppia gonna, la cui sezione superiore è legata dietro con nodo per formare uno strascico pieghettato e la sottogonna risulta plissettata. L'abbottonatura è collocata sul retro. Applicazioni di passamaneria dorata compaiono sul vestito.
2) Abito intero di colore bianco. Il modello presenta corpetto a maniche lunghe, con scollo anteriore a V, doppia gonna, la cui sezione superiore è articolata da intarsi di nastro bianco e rosa e l'inferiore è a balze con strascico dietro. Volant e ruche sono collocati sul collo, sui polsini e sulla doppia gonna. Accessori: cappello con allacciatura a nastro sotto il mento legato da fiocco a lato a sinistra e parasole.
Confronti: i modelli sono colti una di profilo destro a sinistra e una di profilo sinistro a destra. Il disegno è a tratto accademico, i colori hanno tonalità pastello. Il figurino di sinistra è colto da dietro per evidenziare lo strascico della gonna, che, fino al 1880, si allungherà a tal punto da essere chiamata "raccogli spazzatura". La linea non evidenzia la tournure, risultando così più slanciata: essa mette in evidenza la silhouette della donna. L'abito a princesse, tipico degli abiti femminili da casa, è stato lanciato negli anni Settanta dell'Ottocento da Worth: acquisirà maggior successo verso la fine del secolo. Il figurino di destra è colto di tre quarti per rendere evidenti i dettagli del completo previsto per la visita a un'amica: il pizzo, applicato a fascia nella parte anteriore dell'abito e sull'orlo della gonna, i nastri, che trattengono il volume dell'abito, il fiocco rosa, che decora lo scollo a V dell'abito, il giro vita stretto e nella posizione naturale, rispetto ai modelli della prima metà del secolo, l'alto orlo della sottogonna a fitte pieghe, concorrono a rappresentare una linea vestimentaria maggiormente vicina alla predisposizione femminile per un guardaroba sciolto. Tuttavia, il cesto sul tavolino, con all'interno la lana e i ferri per lavorare la maglia, indica ciò che le figure femminili, amiche appena incontrate, faranno durante il pomeriggio, dentro un paesaggio naturale, un parco.
Collocazione
Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli
Credits
Compilazione: Braga, Marina (2007)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/MZ010-00036/
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