L'ebbrezza bacchica
Weenix, Jan Baptist; Delignon, Jean Louis
Descrizione
Titolo parallelo: La gaieté bachique
Identificazione: Festino
Autore: Weenix, Jan Baptist (1621-1660), inventore; Delignon, Jean Louis (1755-1804 ca.), incisore
Cronologia: post 1808
Oggetto: stampa
Soggetto: genere
Materia e tecnica: acquaforte / bulino
Misure: 238 mm x 371 mm (parte figurata); 289 mm x 419 mm (parte incisa)
Notizie storico-critiche: Festa all'interno di una stanza da letto. A sinistra un uomo e due donne giacciono su un letto; al centro due uomini stanno in piedi sopera un tavolo imbandito; a destra un uomo disteso su una panca tiene in mano una spada mentre una donna dietro di lui suona il mandolino.
L'esemplare in esame proviene dalla monumentale opera, ideata da Jacques Couché per rendere nota al pubblico la collezione di opere del Duca di Orleans. La pubblicazione era stata preannunciata da un articolo in "Affiches, announces et avis divers" scritto dall'abate di Fontenai, autore anche delle lunghe descrizioni sottostanti le immagini. Fu pubblicata a partire dal 1786 in fascioli di 6 tavole e, interrottasi all'epoca della rivoluzione francese, fu completata nel 1808 con il secondo e terzo volume. Comprende complessivamente 354 tavole tratte dai disegni, quasi tutti firmati, eseguiti fra 1786 e 1791 e attualmente conservati a Parigi presso la Bibliothèque d'Art et d'Archéologie. La collezione, presentata nell'opera secondo la suddivisione in scuole pittoriche, era stata formata dal fratello del re Luigi XIV, aumentata dal reggente e poi, in seguito, alla rivoluzione fu venduta da Filippo Egalité.
Collocazione
Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli
Credits
Compilazione: Simonetto, Roberta (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/MZ020-00033/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).