Noé ebbro coperto dai figli
Sacchi, Andrea; Mulinari, Stefano
Descrizione
Identificazione: Noé dormiente ricoperto dai figli
Autore: Sacchi, Andrea (1599-1661), inventore; Mulinari, Stefano (1741-1790), incisore
Cronologia: post 1750 - ante 1790
Oggetto: stampa parzialmente smarginata
Soggetto: sacro
Materia e tecnica: vernice molle
Misure: 300 mm x 234 mm (parte figurata)
Notizie storico-critiche: Sulla sinistra Noé giace sdraiato nudo su una roccia con una tazza nella mano destra. A destra uno dei figli lo indica mentra gli altri due in secondo piano procedono di spalle verso la roccia avvolti in unico mantello.
L'incisione potrebbe provenire dalla raccolta "Istoria pratica dell'incominciamento e progressi della Pittura, o sia raccolta di 50 stampe estratte da uguale numero di disegni originali esistenti nella galleria di Firenze. 1775" - [Firenze : s.n., 1775]. - 50 stampe : acqt. ; 305 x 412 mm. (Per le ind. di responsabilità e di pubbl. cfr. Le Blanc, III, 1888, p. 62 e Thieme-Becker, XXV, 1931, p. 260. - Le misure si riferiscono alla matrice più grande).
Andrea Sacchi (Nettuno 1599 - Roma 1661), pittore italiano, tra i protagonisti della scena artistica romana nel secondo quarto del XVII secolo. Si formò a Roma, con il Cavalier d'Arpino e poi con Francesco Albani; è del 1626 la prima, importante affermazione, con la pala del Miracolo di san Gregorio per San Pietro. La semplificata composizione classicistica del dipinto, resa però con una ricca tavolozza di colori di ispirazione veneta, manifesta lo stile maturo dell'artista, affine a quello di Poussin, contrapposto da un lato al naturalismo degli ultimi caravaggeschi, dall'altro alla montante esuberanza barocca di Pietro da Cortona. Passato sotto la protezione dei Barberini, nel 1629-30 eseguì l'affresco con il Trionfo della Divina Sapienza nella volta della Sala del Mappamondo di Palazzo Barberini, decisamente innovativo per l'iconografia (legata alle teorie astronomiche di Copernico) e per lo stretto legame con la struttura architettonica reale (l'intero soffitto è unificato tramite un'unica composizione illusionistica, in anticipo sul Trionfo della Divina Provvidenza affrescato dal Cortona in una sala attigua). Nel 1631 ebbe grande successo con la pala della Visione di san Romualdo (Pinacoteca Vaticana, Roma), dalla cromia più chiara, cui seguirono le otto tele con le Storie di san Giovanni Battista per il Battistero Lateranense (ora nel Palazzo Laterano) e la Morte di sant'Anna in San Carlo ai Catinari (1648-49). Dipinti di eccezionale valore documentario circa la Roma di quegli anni sono la Festa del Saraceno e il Centenario dell'ordine gesuita, eseguiti in collaborazione con Jan Miel (entrambi nel Museo di Roma).
Collocazione
Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli
Credits
Compilazione: Simonetto, Roberta (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/MZ020-00075/
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