Sileno ebbro
Villamena, Francesco; Carracci, Annibale
Descrizione
Autore: Villamena, Francesco (notizie 1576/ 1622), incisore; Carracci, Annibale (1560-1609), inventore
Cronologia: post 1600 - ante 1622
Oggetto: stampa smarginata
Soggetto: mitologia
Materia e tecnica: acquaforte / bulino
Misure: 268 mm x 262 mm (parte figurata)
Notizie storico-critiche: Al centro di una cornice con erme di satiri, due satiri versano del vino da un'otre nella bocca di Sileno che giace a terra sotto un pergolato di vite.
La stampa deriva dalla copia di una lastra d'argento che costituiva il fondo di una coppa, incisa da Annibale Carracci intorno al 1597-1600 per il cardinale Odoardo Farnese. Si tratta della celebre Coppa Farnese, descritta con ammirazione dalle fonti (Baglione, Bellori, Malvasia) e ritrovata a Napoli nel Museo di Capodimonte da Otto Kurz (1955).
Il progetto iniziale prevedeva che alla Tazza di Annibale se ne accompagnasse un'altra del fratello Agostino. Per entrambi i manufatti erano previsti decori centrali con le teste rispettivamente di Sileno e Bacco, contornate di tralci di vite. Numerosi sono i disegni che documentano questa prima fase progettuale. Tuttavia, probabilmente per sopravvenuti dissidi tra i due fratelli, il progetto non venne portato a termine: Agostino non realizzò la sua parte ed Annibale cambiò radicalmente il proprio progetto, sostituendo alla testa di Sileno l'immagine dello stesso ebbro e semisdraiato, sostenuto da due fauni. Il disegno definitivo per la lastra, con poche varianti rispetto all'incisione, si conserva al Metropolitan Museum di New York (inv. 1972.133.4).
Della composizione furono eseguite diverse copie sia nello stesso verso che in controparte tra cui quella in forma ottagonale di Luca Ciamberlano (cfr. inv. 262) o quella di Francesco Villamena corrispondente all'esemplare in esame.
Notizie biografiche su Villamena Francesco. Attivo a Roma dal 1576 al 1622. Il suo stile è riferibile a quello di Agostino Carracci in quanto sembra sia stato allievo di Cornelis Cort. Le sue prime incisioni, fra cui la "Colonna Traiana", portano la data 1576. L'assocazione ad Agostino è anche sostenuta dal fatto che nel 1586 entrambi gli artisti riprodussero la "Sacra Famiglia" del Correggio. La tavola del Villamena rivela un'arte indecisa, che solo più avanti saprà dare buoni frutti, come i sette "Personaggi in Piedi" di impronta satirica, e la "Rissa di Ribaldi" o "Morte di Bruttuomo".
Collocazione
Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli
Credits
Compilazione: Simonetto, Roberta (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/MZ020-00109/
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