I cinque sensi

Schifano, Mario

I cinque sensi

Descrizione

Titolo proprio: Il gusto

Identificazione: Composizione fotografica

Autore: Schifano, Mario (1934-1998), inventore

Cronologia: post 1974

Oggetto: stampa colorata

Soggetto: composizioni di invenzione

Materia e tecnica: fotolitografia

Misure: 187 mm x 189 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: Pinacoteca di Arte Moderna e Contemporanea Tra il 1969 ed il 1982, numerosi artisti internazionali furono incaricati di creare un'opera per la copertina di Bolaffiarte, rivista bimestrale sul mondo dell'arte. Di ciascuna grafica l'editore realizzò una tiratura di 5000 esemplari, firmati, numerati e punzonati a garanzia. Le tecniche adoperate per la riproduzione furono: la fotolitografia, la serigrafia, il collage ed il rilievo.

Notizie sull'artista: Mario Schifano nasce a Homs, in Libia il 20 settembre 1934. Nell'immediato dopoguerra la sua famiglia si trasferisce a Roma dove Mario, abbandonata la scuola, collabora con il padre archeologo restauratore presso il Museo Etrusco di Villa Giulia. Nel frattempo comincia a dipingere all'interno della pittura informale con tele ad alto spessore materico, solcate e segnate anche da qualche gocciolatura con le quali inaugura la sua prima personale alla "Galleria Appia Antica" di Roma, nel 1959. Nel 1960 alla Galleria "La Salita", sempre a Roma, espone con Angeli, Festa, Lo Savio e Uncini e la critica comincia ad interessarsi del suo lavoro. E' a questo punto che la sua pittura cambia radicalmente: abbandonata l'esperienza informale, ora Schifano dipinge quadri monocromi, delle grandi carte incollate su tela e ricoperte di un solo colore, tattile, superficiale, gocciolante. Il dipinto diventa punto di partenza, "schermo" sul quale, qualche anno dopo affioreranno cifre, lettere, frammenti segnici della civiltà consumista quali il marchio della ESSO o della Coca -Cola. Nel 1961 ottiene il premio Lissone per la sezione "Giovane Pittura Internazionale" e tiene una personale alla Galleria "La Tartaruga" di Roma. L'anno successivo è negli Stati Uniti; conosce la Pop Art, resta colpito dall'opera di Dine e di Kline ed espone alla Sidney Janis Gallery di New York nella mostra The New Realist
Ritorna degli States alla fine del 1963, dopo aver allestito personali a Roma, Parigi e Milano, e vi rimane per la prima metà dell'anno seguente, quando viene invitato alla Biennale di Venezia. Sono di questo periodo i paesaggi "anemici", una serie di tele in cui il mondo naturale viene evocato sul filo della memoria attraverso frammenti, particolari, scritte allusive.

Collocazione

Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli

Credits

Compilazione: Braga, Marina (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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