L'alfabeto
Radnitzky, Emmanuel detto Man, Ray
Descrizione
Titolo proprio: R
Identificazione: Scrittura
Autore: Radnitzky, Emmanuel detto Man, Ray (1890-1976), inventore
Cronologia: post 1973
Oggetto: stampa colorata
Soggetto: allegorie, simboli e concetti
Materia e tecnica: fotolitografia
Misure: 181 mm x 163 mm (parte figurata); 172 mm x 195 mm (parte incisa)
Notizie storico-critiche: Pinacoteca di Arte Moderna e Contemporanea Tra il 1969 ed il 1982, numerosi artisti internazionali furono incaricati di creare un'opera per la copertina di Bolaffiarte, rivista bimestrale sul mondo dell'arte. Di ciascuna grafica l'editore realizzò una tiratura di 5000 esemplari, firmati, numerati e punzonati a garanzia. Le tecniche adoperate per la riproduzione furono: la fotolitografia, la serigrafia, il collage ed il rilievo.
L'esemplare in esame è numerato 2747/ 5000.
Notizie sull'artista: Man Ray (27 agosto, 1890 - 18 novembre, 1976) fu un fotografo e regista dadaista statunitense. Nato Emmanuel Radnitzky a Philadelphia, pur essendo un pittore, un fabbricante di oggetti e un autore di film d'avanguardia (Retour à la raison (1923), Anémic cinéma con Marcel Duchamp (1925), Emak-bakia (1926), L'étoile de mer (1928), Le mystères du chateau de dé (1929) precursori del cinema surrealista) è conosciuto soprattutto come fotografo surrealista, avendo realizzato le sue prime fotografie importanti nel 1918. A New York, dove viveva, con il suo stretto amico Marcel Duchamp formò il ramo americano del movimento Dada che era iniziato in Europa come un rifiuto radicale dell'arte tradizionale. Dopo alcuni tentativi senza successo e soprattutto dopo la pubblicazione di un unico numero di New York Dada nel 1920, Man Ray affermò che "il Dada non può vivere a New York" e nel 1921 andò a vivere e lavorare nel quartiere di Montparnasse a Parigi nell'era della grande creatività. Lì si innamorò della famosa cantante francese Kiki (Alice Prin), spesso chiamata Kiki de Montparnasse, che in seguito divenne la sua modella fotografica preferita. Insieme a Jean Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Miró e Pablo Picasso, fu rappresentato nella prima esposizione surrealista alla galleria Pierre a Parigi nel 1925.
Nei venti anni successivi a Montparnasse, Man Ray rivoluzionò l'arte fotografica. Grandi artisti dell'epoca come James Joyce, Gertrude Stein, Jean Cocteau e molti altri posarono per di fronte alla sua macchina fotografica. Nel 1934, la celebre artista surrealista Méret Oppenheim, conosciuta per la sua tazza da te ricoperta di pelliccia, posò per Man Ray in quella che divenne una ben nota serie di foto che la ritraggono nuda in piedi vicino a un torchio da stampa. Insieme alla fotografa surrealista Lee Miller - che fu la sua amante e assistente fotografica all'epoca - inventò la tecnica fotografica della solarizzazione. Più avanti nella sua vita Man Ray ritornò negli Stati Uniti, dove visse a Los Angeles per alcuni anni. Tuttavia egli considerava Montparnasse casa e vi fece ritorno ove morì il 18 novembre 1976 e fu seppellito nel cimitero di Montparnasse.
Collocazione
Mazzano (BS), Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Musei Mazzucchelli
Credits
Compilazione: Braga, Marina (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/MZ020-00292/
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