Logge di Rafaele nel Vaticano

Ottaviani Giovanni; Camporesi Francesco; Savorelli Gaetano

Logge di Rafaele nel Vaticano

Descrizione

Titolo proprio: Pilastro quinto

Identificazione: grottesche e altri motivi decorativi

Autore: Ottaviani Giovanni (1735 ca./ 1808), incisore; Camporesi Francesco (1747/ 1831), disegnatore; Savorelli Gaetano (notizie seconda metà sec. XVIII), inventore

Cronologia: 1768 - 1769

Oggetto: stampa

Soggetto: decorazioni e ornati

Materia e tecnica: bulino

Misure: 410 mm x 715 mm (parte incisa); 430 mm x 756 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La stampa, incisa da Ottaviani su disegno di Savorelli, riproduce nello stesso verso il V pilastro interno delle Logge di Raffaello (Dacos 1986, p. 251, n. V).
Nella parte inferiore del bulino appare un'iscrizione che riporta il nome dell'incisore, dei due disegnatori e il privilegio papale di Clemente XII; il formato rarissimo delle incisioni che compongono questa serie facilita la lettura di tutti gli ornamenti nel minimo dettaglio e rende la pubblicazione particolarmente spettacolare.
Il V pilastro, forse il più celebre delle Logge, è quasi unicamente decorato con girali di acanto, probabilmente sul modello di un pilastro di marmo di cui due frammenti sono conservati agli Uffizi a Firenze. Sul tralcio, si collocano uccelli, un insetto, un'aquila e un serpente, a cui si aggiungono topi e scoiattoli che, secondo Dacos richiamano la Porta del Paradiso del Ghiberti e la volta del Cambio del Perugino. Ottaviani ancora una volta riproduce fedelmente i motivi raffaelleschi attraverso la traduzione ad vivum, ma la perfetta resa del dettaglio presuppone anche una conoscenza approfondita delle grandi opere di storia naturale del XVI e XVII secolo.
Il foglio, citato dai principali dizionari (Thieme - Becker / Bénézit) e repertori di catalogazione, viene studiato principalmente come unità all'interno della serie, prima da Passavant (1864, p. 170, n. q) e successivamente da Ruland nella collezione di Windsor Castle (1876, p. 230, 1 - 37). Con la critica moderna sono i singoli fogli a diventare oggetto di studio: (Dacos 1986, p. 251, n. V), Bernini Pezzini, in Raphael Invenit (1985, p. 104, n. XIII.6), Hoper (2001, p. 473, n. G 21.9) e infine Gilet (2007, p. 134, n. 8) ne riportano dati tecnici e bibliografici aggiornati che corredano con un commento stilistico sulla serie.
La datazione della stampa è comprovata dalla presenza del privilegio papale di Clemente XIII apposto su ogni lastra incisa compresa nella prima serie del volume, che posiziona l'esecuzione della matrice entro il 1769, data della morte del pontefice.
Il foglio fa parte della prima di tre dispense che compongono il volume "Logge di Rafaele nel Vaticano" realizzato tra il 1768 e il 1777; il pittore Gaetano Savorelli, l'architetto Pietro Camporesi e l'incisore Giovanni Ottaviani, attivi tra il 1768 e il 1769, riproducono il muro interno dei pilastri a festoni, la sezione di un quarto di ogni volta con lunetta e gli estradossi corrispondenti. A partire dal 1770 a loro si unisce l'incisore Giovanni da Volpato, affiancato dal disegnatore Ludovico Teseo, che collabora al completamento della traduzione grafica del soggetto dell'Urbinate realizzando una composizione artificiale dei pilastri esterni e il frontespizio, in cui appare una veduta prospettica delle Logge stesse (per approfondimenti sulla serie vedi scheda n. S0080-00016).
Spanevello, Marta

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1997); Scalzi, Gino Angelico (1997)

Aggiornamento: Spanevello, Marta (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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