Ultima cena
Morghen Raffaello; Matteini Teodoro; Leonardo da Vinci
Descrizione
Autore: Morghen Raffaello (1758/ 1833), incisore; Matteini Teodoro (1754/ 1831), disegnatore; Leonardo da Vinci (1452/ 1519), inventore
Cronologia: 1800 - 1810
Oggetto: stampa
Soggetto: sacro
Materia e tecnica: acquaforte
Misure: 880 mm x 430 mm (parte incisa); 930 mm x 520 mm (parte figurata)
Notizie storico-critiche: La lastra incisa ad acquaforte e bulino, su disegno di Teodoro Matteini, riproduce nello stesso verso l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci dipinta dal maestro nel cenacolo dei domenicani a Milano.
La stampa viene citata da Palmerini nel suo "Catalogo delle Opere d'intaglio del Cav. R.M."(1810) in cui passa in rassegna tutta l'opera incisoria di Raffaello Morghen, sottolineando l'alta qualità dei fogli su grande formato tra i quali cita la stampa qui in analisi. Niccolini (1878, p. 22 - 24) ne colloca l'esecuzione a Firenze insieme alla serie di incisioni d'après Raffaello definendola "la più perfetta e la più bella opera fino ad allora prodotta dal bulino di Morghen". Crespi (2010, p. 80, n. 9) analizza il foglio sottolineandone l'esecuzione in folio grande (435x895) e data l'incisione tra il 1797 e il 1800.
La stampa secondo Crespi è la medesima che possiede Goethe quando scrive all'amico Zelter nel 1817 raccomandandogli di osservarla "con attenzione e venerazione" al fine di comprendere appieno la struttura e bellezza dell'opera vinciana. (Crespi 2010, p. 14).
Spanevello, Marta
Non è certa la provenienza delle tre incisioni di Raffaello Morghen (C 428, Ultima Cena, da Leonardo da Vinci; C 429, Trasfigurazione, da Raffaello; C 430 Ritratto di Raffaele de Moncada, da Van Dyck) dal Legato Tadini. La prima attestazione nota consente di riconoscerle tra gli arredi dell'appartamento nobile in Palazzo Barboglio: L'Inventario dei mobili dell’appartamento nobile 1872 (ATLas, Faldone XIV bis, doc. 1797 [2197]) le registra infatti ai nn. 128 e 143. Nel successivo Inventario del mobilio (ibidem, nn. 1799 - [2197]), i tre quadri sono raggruppati nella “ stanza da letto", al n. 42.
Infine, si riconoscono grazie alla descrizione della cornice nell'Inventario Stabilimento Tadini (1873 post-1923 ante; INV 4), nella stessa collocazione, a c. 37, n. 11 "Tre quadri grandi con cornice nero e oro e vetri".
Marco Albertario
Collocazione
Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia
Credits
Compilazione: Passamani, Alessia (1997); Scalzi, Gino Angelico (1997)
Aggiornamento: Spanevello, Marta (2013); Albertario, Marco (2014); Albertario, Marco (2016)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/S0010-00566/
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