Pantheon dei Martiri della Libertà
Parmiani, Enrico; Bimercati
Descrizione
Titolo proprio: Cesare Rosaroll
Identificazione: Ritratto di Cesare Rosaroll
Autore: Parmiani, Enrico (notizie 1835-1851), incisore; Bimercati (notizie sec. XIX), disegnatore
Cronologia: 1851
Oggetto: stampa
Soggetto: ritratto
Materia e tecnica: bulino
Misure:
Notizie storico-critiche: La stampa a bulino su lastra d'acciaio, tratta da un un volumetto composto dalle incisioni estratte dai due volumi del "Pantheon dei martiri della libertà italiana" usciti nel 1851 con grande successo di pubblico e stampa, raffigura il militare e patriota Cesare Rosaroll-Scorza (Roma, 1809 - Venezia, 1849). Nella stampa sono indicati il nome dell'incisore (Parmiani) e del disegnatore (Bimercati).
Figlio del generale e patriota napoletano Giuseppe Rosaroll (1775-1825), costretto all'esilio per aver fatto parte della rivolta napoletana del 1820, Cesare seguì il padre nell'esilio in Spagna e in Grecia. Tornato a Napoli nel 1825, dopo la morte del padre, entrò nell'esercito borbonico come soldato semplice di cavalleria nel 1830. Nel 1833 progettò, con il caporale Vito Romano e il tenente Francesco Angelotti, un attentato a Ferdinando II nella speranza che il suo successore concedesse la Costituzione su modello di quella spagnola. Amnistiato nel febbraio 1848, fece parte del corpo di spedizione di 15 mila uomini che il governo costituzionale di Carlo Troya inviò in Lombardia, al comando di Guglielmo Pepe, in aiuto del Regno di Sardegna nella guerra contro l'Impero Austriaco. Rimase ferito nello scontro di Santa Lucia. Dopo il richiamo dell'esercito delle Due Sicilie da parte di Ferdinando II, il 31 luglio 1848 Cesare Rosaroll si recò con numerosi altri militari dell'esercito borbonico presso Venezia. Fu colpito a morte durante i combattimenti in difesa della città.
Collocazione
Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento
Credits
Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/S0230-00028/
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