Pantheon dei Martiri della Libertà

Parmiani, Enrico

Pantheon dei Martiri della Libertà

Descrizione

Titolo proprio: Gabriele Pepe

Identificazione: Ritratto di Gabriele Pepe

Autore: Parmiani, Enrico (notizie 1835-1851), incisore

Cronologia: 1851

Oggetto: stampa

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure: 110 mm x 155 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La stampa a bulino su lastra d'acciaio, tratta da un un volumetto composto dalle incisioni estratte dai due volumi del "Pantheon dei martiri della libertà italiana" usciti nel 1851 con grande successo di pubblico e stampa, raffigura Gabriele Pepe (Civitacampomarano, 1779 - 1849). Ufficiale dell'esercito napoletano, letterato, poeta e patriota, fu uno dei precursori dell'Unità d'Italia e del Risorgimento. Nel 1797 si arruolò nel reggimento napoletano "Abruzzo II" come alfiere. Nel 1799, anno della famosa rivoluzione repubblicana partenopea, partecipò ai fatti di Benevento e Portici (NA). Venne quindi ferito ed imprigionato nelle carceri della Vicaria a Napoli e successivamente condannato a morte. Data la giovane età, la pena fu commutata in esilio. Partì quindi per Marsigla. Avvertito della morte del padre nel 1800, Pepe si arruolò nelle truppe francesi con le quali Napoleone Bonaparte si apprestava a varcare le Alpi. Il 10 maggio passò il Gran San Bernardo al seguito di Napoleone. Visse a Milano dal 1801 al 1802. Con la restaurazione monarchica assoluta fu nuovamente arrestato e condannato all'esilio a Brünn, in Moravia, dove visse dal 1821 al 1823, anno in cui gli venne permesso il ritorno a Firenze. Il periodo fiorentino fu certamente quello che più contribuì alla sua definitiva consacrazione come eroe, storico e colto militare. Nel 1836 tornò a Civitacampomarano dove si dedicò agli studi e al suono del violino. Nel 1848 venne nominato Capo di Stato Maggiore della Guardia Nazionale con il grado di generale e coordinò la riorganizzazione militare dopo la concessione della Seconda Costituzione napoletana. Rifiutò di entrare nel governo e di condurre un nuovo ministero. Eletto ancora deputato nel nuovo parlamento napoletano, non riuscì però ad evitare gli eccessi delle barricate quarantottine.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

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