Battaglia di Bezzecca (1866)

Ronchi, Luigi

Battaglia di Bezzecca (1866)

Descrizione

Identificazione: Battaglia di Bezzecca

Autore: Ronchi, Luigi (notizie 1863-1900), litografo

Ambito culturale: ambito italiano

Cronologia: post 1867 - ca. 1899

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: litografia

Misure: 570 mm x 440 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La litografia è tratta da una serie, edita da Ronchi, che ripropone in medio formato battaglie della Terza Guerra d'Indipendenza Italiana. Nella stampa è indicato il nome del litografo (Ronchi).
La battaglia di Bezzecca fu un episodio dell'invasione italiana del Trentino avvenuto durante la Terza Guerra di Indipendenza. Lo scontro fu combattuto il 21 luglio 1866 e vinta dal Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi. In vista dello scoppio della Terza Guerra d'Indipendenza, iniziata il 23 giugno 1866, a Giuseppe Garibaldi e al suo Corpo Volontari Italiani venne comandato di operare sul lungo fronte che divideva la Lombardia dalla Contea Principesca del Tirolo, comprendente anche gli attuali territori dell'Alto Adige e del Trentino, controllando le tre principali vie di invasione: il Passo dello Stelvio a nord, il Passo del Tonale al centro e il lago d'Idro a sud. I volontari restarono asserragliati a Bezzecca dove vennero investiti in pieno dal fuoco di artiglieria, assaliti e spinti alla fuga. Nel frattempo Garibaldi giunse sul posto con il 9º Reggimento, comandato dal figlio Menotti Garibaldi, proprio mentre i suoi uomini stavano cedendo sotto l'impeto del nemico ed avevano abbandonato Bezzecca. Il generale stabilì che la chiave della giornata fosse il controllo del borgo di Bezzecca. L'azione, tuttavia, non poté svolgersi con sufficiente rapidità e gli austriaci ebbero il tempo di rafforzare le posizioni conquistate sistemando artiglierie sulle alture retrostanti. Il bombardamento colpì lo stesso Garibaldi, visibile perché si muoveva in carrozza. Garibaldi, sempre lucido, ordinò allora a due battaglioni del 9º Reggimento di occupare le alture dietro l'abitato e all'artiglieria del maggiore Orazio Dogliotti, rinforzata della batteria di riserva, di piazzarsi su una piccola altura prima del paese e far convergere tutto il fuoco sul centro abitato, per battere gli austriaci nel loro punto di ammasso. Il bombardamento raggiunge l'obiettivo di scompigliare i reparti che andavano riorganizzandosi e, unitamente ad un contrattacco del 9º Reggimento, di spingere le truppe che già avanzavano a ripiegare sul paese. Nel frattempo, gli altri reparti garibaldini ripreso fiato e riorganizzavano i ranghi. Come consueto nelle sue battaglie, al momento decisivo Garibaldi comandò una carica alla baionetta. A mezzogiorno i comandanti presenti (Menotti e Ricciotti Garibaldi, Stefano Canzio, Bedeschini, Rizzi, Antonio Mosto, Antongini, Francesco Vigo Pelizzari) agirono alla garibaldina: riunirono tutti gli uomini abili di ciascun corpo e li guidarono al passo di corsa sul villaggio. Bezzecca venne liberato.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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