Porta San Pancrazio

Werner, Carlo; Amici, Domenico

Porta San Pancrazio

Descrizione

Autore: Werner, Carlo (1808- 1894), disegnatore; Amici, Domenico (1808 - 1871 post), incisore

Cronologia: 1858

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: acquaforte; bulino

Misure: 240 mm x 225 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: Nella stampa sono indicati il nome del disegnatore (Werner) e dell'incisore (Amici). Raffigura porta San Pancrazio.
Durante i drammatici avvenimenti della primavera e dell'inizio estate del 1849, quando le truppe francesi aggredirono militarmente la Repubblica Romana ponendo sotto assedio la città per un intero mese, porta San Pancrazio rivestì un ruolo di primaria importanza nella difesa disperata di Roma capeggiata da Giuseppe Garibaldi. L'attuale porta, situata sull'altura del Gianicolo, fu costruita nel 1854-57 dall'architetto Virginio Vespignani sulle rovine di quella realizzata da Marcantonio De Rossi nel 1648 e semidistrutta durante le vicende belliche del 1849. A sua volta la porta seicentesca aveva sostituito l'antica porta Aurelia che si apriva nel recinto delle mura aureliane in posizione leggermente arretrata rispetto a quella odierna.
Nel 1858 Domenico Amici tradusse in dodici rami, conservati nel Museo della Calcografia di Roma, una serie di acquarelli di Carlo Werner figuranti le rovine di Porta San Pancrazio dopo la difesa di Roma del 1849 ("Vedute dell'assedio di Roma nel 1849", dodici lastre ad acquaforte).

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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