Cannone alla cinta aureliana
Werner, Carlo; Amici, Domenico
Descrizione
Identificazione: Cannone della cinta aureliana
Autore: Werner, Carlo (1808- 1894), disegnatore; Amici, Domenico (1808 - 1871 post), incisore
Cronologia: 1858
Oggetto: stampa
Soggetto: storia
Materia e tecnica: acquaforte; bulino
Misure: 240 mm x 225 mm (parte figurata)
Notizie storico-critiche: Nella stampa sono indicati il nome del disegnatore (Werner) e dell'incisore (Amici). Raffigura un cannone della cinta aureliana.
Le mura aureliane continuarono ad avere un ruolo difensivo per la città per secoli, fino al 20 settembre 1870 quando, con la presa di Roma, i Bersaglieri aprirono una breccia vicino Porta Pia e posero fine al dominio temporale del papato. Diversi furono gli interventi da parte dei papi lungo i secoli: i più rilevanti furono l'edificazione, nella parte sud non lontano da Porta San Sebastiano, dei bastioni di Antonio da Sangallo il Giovane nel XVI secolo, più adatti all'uso dei cannoni rispetto alle mura antiche e la totale distruzione delle mura che circondavano il Gianicolo, ad opera di papa Urbano VIII verso la metà del XVII secolo.
Nel 1858 Domenico Amici tradusse in dodici rami, conservati nel Museo della Calcografia di Roma, una serie di acquarelli di Carlo Werner figuranti le rovine di Porta San Pancrazio dopo la difesa di Roma del 1849 ("Vedute dell'assedio di Roma nel 1849", dodici lastre ad acquaforte).
Collocazione
Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento
Credits
Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/S0230-00095/
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