Album storico artistico. Garibaldi nelle due Sicilie ossia guerra d'Italia nel 1860. Scritta da B. G. con disegni dal vero, le barricate di Palermo, ritratti e battaglie, littografati da migliori artisti.
Fratelli Terzaghi
Descrizione
Titolo proprio: L'Imbarco a Genova del generale Garibaldi per la Sicilia
Identificazione: Imbarco di Garibaldi a Quarto
Autore: Fratelli Terzaghi (notizie 1847-1862), litografo
Cronologia: 1860 - 1862
Oggetto: stampa
Soggetto: storia
Materia e tecnica: litografia
Misure:
Notizie storico-critiche: La stampa in esame fa parte dell'"Album storico artistico - Garibaldi nelle sue Sicilie ossia guerra d' Italia nel 1860" pubblicato dai fratelli Terzaghi a Milano nel 1862. L'opera, scritta da un non identificato B.G., è illustrata "con disegni dal vero delle barricate di Palermo, ritratti e battaglie litografati dai migliori artisti". Oltre ad essere riprodotte molte delle stereoscopie sevaistriane, si trovano diverse "licenze letterarie". All' interno dell'opera spicca l'immagine di Garibaldi che entra a Palermo, frutto, ovviamente, di una mera elaborazione fantastica realizzata a posteriori.
Le stereoscopie (immagini doppie viste attraverso uno speciale strumento, detto stereoscopio, che consentiva la restituzione tridimensionale del soggetto) furono realizzate da Eugène Sevaistre, fotografo francese, durante gli eventi rivoluzionari del maggio 1860 a Palermo, quando questa divenne teatro degli scontri fra l'esercito dei napoletani e le bande guidate da Garibaldi. Si tratta del primo resoconto per immagini realizzato agli albori della tecnica fotografica che mostra un forte interesse per l'evento storico e la cura del dettaglio nell'immortalare una città sconvolta, ferita e incredibilmente solitaria.
La litografia in esame, che deriva proprio dalle stereoscopie di Eugène Sevaistre, raffigura l'imbarco di Garibaldi a Quarto, quartiere genovese. Da questa località partì, nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, la spedizione dei Mille diretta a Marsala. Il corpo di spedizione, al momento della partenza, era composto da 1162 uomini. I Mille, che provenivano prevalentemente dalle regioni centro-settentrionali, non erano solo italiani ma anche stranieri.
La sera del 5 maggio, meticolosamente sorvegliata dalle autorità piemontesi, la spedizione salpò dallo scoglio di Quarto, simulando, come da accordi, il furto delle due navi. Oltre al prezzo d'acquisto dei vascelli, infatti, alla società di navigazione Rubattino fu riconosciuta la somma di 1,2 milioni di lire come risarcimento per la perdita del "Piemonte", del "Lombardo" e del piroscafo "Cagliari". Garibaldi salì sul "Piemonte" capitanato da Salvatore Pastiglia, con lui circa 300 persone. Sull'altra nave rimase Bixio con 800 uomini circa. In questa occasione il generale indossò per la prima volta le camicia rossa e non la solita veste di Montevideo.
Nella stampa è indicato il nome del litografo (Fratelli Terzaghi).
All'Accademia Tadini sono conservate anche 14 litografie, stampate sempre dai fratelli Terzaghi di Milano, che probabilmente facevano parte di un altro "Album storico artistico - Garibaldi nelle sue Sicilie ossia guerra d' Italia nel 1860".
Collocazione
Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento
Credits
Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/S0230-00112/
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