I regali del Guerino per il 1910

Mazza, Aldo

I regali del Guerino per il 1910

Descrizione

Identificazione: Guerino Meschino

Autore: Mazza, Aldo (1880-1964), disegnatore

Cronologia: 1909

Oggetto: stampa a colori

Soggetto: satirico e grottesco

Materia e tecnica: carta / litografia a colori

Misure: 99 cm x 69.5 cm

Notizie storico-critiche: Nato a Milano pochi anni dopo l’Unità d’Italia, e precisamente nel 1882, il “Guerin Meschino” uscì con cadenza settimanale per ben sessant’anni arenandosi sulle sponde del 1943. Fondatori, nonché primi direttori furono i fratelli Francesco e Giovanni Pozza, Carlo Borghi, Luigi Filippo Bolaffio, Filippo Bordini e Guido Pisani; il periodico si lega però particolarmente all’opera di Amero Cagnoni che ne fu l’anima per oltre un ventennio. Legato al “Corriere della Sera”, Guerino è negli anni Trenta uno dei giornali umoristici a tiratura nazionale assieme al “Marc’Aurelio”, “Bertoldo”, “Il Travaso delle idee”, “420” “Settebello”. Negli anni Venti e Trenta tra i suoi collaboratori spiccano Bruno Angoletta, Aldo Mazza, Gino Baldo, Giuseppe Russo e Giovanni Manca. A questi ultimi due si devono la quasi totalità delle caricature dedicate a Pirandello, solitamente ritratto
in compagnia di altri scrittori.

Aldo Mazza (1880-1964): nato a Milano nel 1880, Aldo Mazza crebbe in un'atmosfera segnata dall'arte e dal patriottismo' suo padre e suo zio avevano partecipato alla difesa di Milano, contro gli austriaci del maresciallo Josef Radetzky. All'Accademia di Brera ebbe come maestro Cesare Tallone. Si dedicava alla pittura e intanto illustrava libri per bambini. Il primo incarico come autore di vignette satiriche lo ebbe dal "Guerin Meschino", testata con la quale collaborò per più di venti anni; disegnò anche per "Il Numero", per "L'Illustrazione Italiana", per "Il Secolo" (dal 1924) e per "Il Pasquino". Era legato al gruppo dei caricaturisti del "Frigidarium". Successivamente lavorò come cartellonista e come grafico pubblicitario, ma intanto dipingeva, esponendo le sue opere nelle mostre italiane. La sua pittura fu soprattutto di stampo divisionista.
Come cartellonista lavorò soprattutto per la ditta bolognese Chappuis, per le Arti grafiche Bertarelli e per la Ricordi, realizzando una sessantina di manifesti, fra pubblicitari e politici; ideò inoltre cartelloni teatrali, calendari (famoso quello del 1917, per dell'Unione Cooperativa di Milano) e cartoline in cromolitografia. Titoli di alcuni suoi cartelloni: Birra Italia, Lubrificanti Shell, Articoli per la Fotografia Ganzini, Biciclette Bianchi, La Rinascente, Credito Italiano, Magazzini Vittoria.

Collocazione

Morazzone (VA), Casa Macchi

Credits

Compilazione: Basilico, Andrea (2024)

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