Giuseppe Verdi e le sue Opere principali
ambito milanese
Descrizione
Identificazione: In ricordo di Giuseppe Verdi e le sue opere
Ambito culturale: ambito milanese
Cronologia: 1901
Oggetto: cartolina
Soggetto: essere umano e uomo in generale
Materia e tecnica: cartoncino / litografia
Misure: 9 cm x 13.9 cm
Notizie storico-critiche: Casa Macchi custodisce un archivio di famiglia molto ricco e interessante, composto da fotografie, lettere, diari, quaderni di scuola, cartoline, documenti notarili, atti di compravendita, certificati di famiglia, licenze di caccia, documenti di lavoro e molto altro, che vanno dal XIX secolo fino agli anni '70 del Novecento.
L’archivio permette di ricostruire le storie di una famiglia tra Otto e Novecento, della casa e dei suoi protagonisti, i loro hobbies, gli affetti, il lavoro, le tappe della loro vita.
Una parte dell’archivio è costituita da un gruppo di cartoline che risalgono ai primi del Novecento, tra cui un affettuoso carteggio tra genitori e figli, spesso a studiare lontano da casa, in collegio. Le immagini delle cartoline restituiscono lo spirito dell’epoca, con i personaggi in voga, come quelle dedicate ai membri della famiglia reale o a Giuseppe Verdi, le mete turistiche, gli eventi importanti o anche solo con delle vignette umoristiche.
Cartolina pubblicata per ricordare la scomparsa del compositore e politico italiano Giuseppe Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 â€" Milano, 27 gennaio 1901), prodotta dall'editore-tipografo Carlo Aliprandi a Milano.
Carlo Aliprandi: editore, tipografo e libraio milanese, di cui è testimoniata l'attività , non solo in campo musicale, tra il 1892 e il 1912. Operò dapprima in via S. Damiano 20, dal 1894 al 1898 in via Stella, poi dal 1903 al 1912 in via S. Damiano 32. In tutti questi anni il suo nome compare in caratteri grandi nelle guide commerciali milanesi, a testimonianza di una certa importanza e ricchezza della ditta.
Caratteristico delle sue stampe è il motto musicale Avanti! Avanti! inframmezzato dalla sigla C.A. decorata da due penne che egli poneva in alto.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/SWDI1-00092/
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