Caricatura della vita di coppia - litigio tra moglie e marito
ambito milanese
Descrizione
Ambito culturale: ambito milanese
Cronologia: 1900
Oggetto: cartolina
Soggetto: satirico e grottesco
Materia e tecnica: cartoncino / cromolitografia
Misure: 13.9 cm x 9 cm
Notizie storico-critiche: Casa Macchi custodisce un archivio di famiglia molto ricco e interessante, composto da fotografie, lettere, diari, quaderni di scuola, cartoline, documenti notarili, atti di compravendita, certificati di famiglia, licenze di caccia, documenti di lavoro e molto altro, che vanno dal XIX secolo fino agli anni '70 del Novecento.
L’archivio permette di ricostruire le storie di una famiglia tra Otto e Novecento, della casa e dei suoi protagonisti, i loro hobbies, gli affetti, il lavoro, le tappe della loro vita.
Una parte dell’archivio è costituita da un gruppo di cartoline che risalgono ai primi del Novecento, tra cui un affettuoso carteggio tra genitori e figli, spesso a studiare lontano da casa, in collegio. Le immagini delle cartoline restituiscono lo spirito dell’epoca, con i personaggi in voga, come quelle dedicate ai membri della famiglia reale o a Giuseppe Verdi, le mete turistiche, gli eventi importanti o anche solo con delle vignette umoristiche.
Cartolina prodotta dallo Stabilimento tipografico G. Modiano & Co. a Milano, illustrata da Vittorio Polli.
La famiglia Modiano discende da Ebrei Sefarditi (il nome deriverebbe da Modigliana, presso Firenze) originari di Salonicco e stabilitisi a Milano nel corso del XIX secolo. Negli anni novanta, Gustavo Modiano (Milano, 1864-1916) vi aveva avviato una fiorente attività di stampatore, sviluppando in particolare il mercato dalle cartoline illustrate.
Alla morte di Gustavo (avvenuta nel 1916), lo stabilimento tipografico G. Modiano & Co. venne rilevato dal giovanissimo figlio Guido insieme alla madre Bice Marchi Modiano (morta nel 1941) con l'assistenza del proto Ludovico Rossi. Sotto la sua guida, l'officina andò specializzandosi nella stampa di edizioni di prestigio e di periodici culturali (come Le vie d'Italia, Edilizia Moderna, Quadrante) oltre che di prodotti grafici d'avanguardia (fra cui pubblicazioni per l'Ufficio Sviluppo e Stampa Olivetti diretto da Renato Zveteremich).
Vittorio Polli: nato a Trieste il 15 giugno 1865, fratello minore dell’architetto Giorgio Polli, è attivo come pittore, illustratore e cartellonista sia nella sua città natale che a Milano, dove muore nel 1946.
Per quattro anni è affiliato alla Giovane Trieste, sezione giovanile del Circolo Garibaldi. Allievo di Giuseppe Barison, nel 1891 si trasferisce in Germania, a Würzburg, per apprendere la tecnica della litografia. Nel 1892 collabora al restauro della sala d’armi dell’Unione Ginnastica. Tra il 1892 e il 1895 compie diversi viaggi: a Meiringen in Svizzera, ad Amburgo, in Brasile e in Egitto. Tornato a Trieste, nel 1895 lavora nello studio fotografico di Domenico Petener e realizza molte delle vedute presenti nel libro dedicato alle Alpi Giulie di Giuseppe Caprin. Nello stesso anno, apre uno studio a Trieste, attivo fino al 1898, in via Acquedotto n. 25, al 4. piano, con il logo Stabilimento fotografico Vittorio Polli. Su Il Piccolo, pubblicizza l’atelier nel 1895 affermando "che Il sottoscritto si pregia portare a conoscenza del P.T. Publico di aver aperto uno stabilimento fotografico provveduto di apparati dei più recenti sistemi ed atto a sodisfare tutte le giuste moderne esigenze, garnendone la più perfetta esecuzione, massimo buon gusto e finitezza nei lavori, per cui osa sperare gli verrà accordato il benevolo appoggio di questa colta cittadinanza". Nel 1897 va in Grecia e partecipa con Menotti Garibaldi alla battaglia di Domokos del 17 maggio 1897, lottando per l’indipendenza dai Turchi. Tornato a Trieste, Polli, sulla base di schizzi precisi eseguiti sul posto, dipinge un importante olio, ora al Museo del Risorgimento di Trieste che descrive la battaglia di Domokòs.
Nel 1898 fa parte della giuria dell’Esposizione provinciale di fotografia per dilettanti di Trieste presieduta da Francesco Benque e composta anche da Enea Ballarini, Giuseppe Franceschinis, Antonio Lonza ed Eugenio Scomparini. Tornato in Grecia, avvia uno stabilimento di arti grafiche e si sposa. Dopo un periodo di lavoro a Bucarest, rientrato a Trieste, realizza delle bellissime fotografie delle manifestazioni di lutto organizzate a Trieste in occasione della morte di re Umberto a Roma esposte nel Salone d’informazioni de Il Piccolo, nel 1900. Apre un negozio di forniture generali di fotografia al secondo piano di Corso 2 tra il 1907 e il 1911. Nel 1912 sposta la vendita di articoli fotografici in via Teatro 5 (Hotel Delorme) dove lavora sino al 1915, anno in cui si trasferisce a Milano. Qui si arruola e prosegue l’attività di pittore presso le Officine Grafiche Modiano, le Arti Grafiche di Bergamo e lo stabilimento Bertarelli.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/SWDI1-00097/
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