Giro d'Italia in automobile - 1901
ambito milanese
Descrizione
Identificazione: automobili
Ambito culturale: ambito milanese
Cronologia: 1901
Oggetto: cartolina
Soggetto: genere
Materia e tecnica: cartoncino / litografia
Misure: 14 cm x 9.1 cm
Notizie storico-critiche: Casa Macchi custodisce un archivio di famiglia molto ricco e interessante, composto da fotografie, lettere, diari, quaderni di scuola, cartoline, documenti notarili, atti di compravendita, certificati di famiglia, licenze di caccia, documenti di lavoro e molto altro, che vanno dal XIX secolo fino agli anni '70 del Novecento.
L’archivio permette di ricostruire le storie di una famiglia tra Otto e Novecento, della casa e dei suoi protagonisti, i loro hobbies, gli affetti, il lavoro, le tappe della loro vita.
Una parte dell’archivio è costituita da un gruppo di cartoline che risalgono ai primi del Novecento, tra cui un affettuoso carteggio tra genitori e figli, spesso a studiare lontano da casa, in collegio. Le immagini delle cartoline restituiscono lo spirito dell’epoca, con i personaggi in voga, come quelle dedicate ai membri della famiglia reale o a Giuseppe Verdi, le mete turistiche, gli eventi importanti o anche solo con delle vignette umoristiche.
Cartolina prodotta dall'editore Fratelli Stoppani a Milano.
Fratelli Stoppani (in Galleria Vittorio Emanuele a Milano) nel 1899 pubblicano “Il Raccoglitore di cartoline illustrate”, rivista quindicinale per collezionisti; l'editore Stoppani vanta un ricco catalogo tra cui probabilmente le prime cartoline musicali legate alla stagione della Scala.
Giro d'Italia in automobile: il 27 aprile del 1901 partì da Torino il primo giro automobilistico d’Italia, con il nome di Giro d’Italia in Automobile. La gara fu organizzata dall’ACI in collaborazione con il Corriere della Sera e prevedeva un percorso di 1.650 km. Dei 72 iscritti iniziali ne partirono 32, e di questi solo in 30 arrivarono al traguardo l’11 maggio.
Dopo Torino la corsa fece tappa a Genova, La Spezia, Firenze, Siena, Roma, Terni, Perugia, Fano, Rimini, Cesena, Bologna, Padova, Vicenza e Verona, prima di raggiungere il traguardo a Milano. Gli iscritti totali furono suddivisi in due categorie, 63 appartenenti alla 1ª categoria, con partenza da Torino e 9 appartenenti alla 2ª categoria, con partenza da Firenze. Tra i partecipanti ci furono alcuni nomi noti come Giovanni Agnelli, nonno del più famoso Gianni, nonché fondatore della FIAT; Emanuele Bricherasio, fondatore tra l’altro dell’Automobile Club Italia, e Carlo Biscaretti, illustratore storico e progettista.
La partenza era fissata per le ore 7:30 ma a causa delle condizioni atmosferiche pessime, più della metà dei concorrenti rinunciò. Partirono dunque 32 vetture di cui nove Fiat, quattro Panhard, quattro Peugeot, tre Renault, due Rosselli e due Mors. Erano presenti con una sola vettura i marchi Benz, Ceirano, Delahaye, Marchand, Daimler, De Dion, Isotta Fraschini e Darracq. Lo scopo dell’impresa era quello di incentivare l’acquisto delle automobili, invogliando quei pochi italiani che potevano permettersela. La folla tributò quel corteo di auto con musiche e fiori. Purtroppo però avvennero anche degli incidenti come quello successo ad Altedo, vicino Bologna, nel quale una automobile travolse una giovane ragazza. Il pilota, come risarcimento, diede 1.000 lire alla famiglia della vittima e 500 lire ai poveri della parrocchia. Anche gli altri concorrenti si tassarono per raccogliere la somma di 2.000 lire, sufficiente alla costruzione di un asilo infantile.
La corsa fu vinta a bordo di una Fiat 8 HP da Felice Nazzaro, soprannominato dalla stampa sportiva dell’epoca cronometro umano, uno dei pionieri dell’automobilismo italiano.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/SWDI1-00099/
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