Ritratto di Camillo Benson Conte di Cavour
Calamatta, Luigi; Masutti, Antonio
Descrizione
Autore: Calamatta, Luigi (1802-1869), incisore; Masutti, Antonio, disegnatore
Cronologia: 1850 - 1874
Oggetto: stampa
Soggetto: ritratto
Materia e tecnica: Litografia
Misure: 270.5 mm x 358 mm
Notizie storico-critiche: Camillo Benso appare qui raffigurato in abiti da cerimonia, recante nella mano destra un guanto e con la sinistra appoggiata alla tasca dei pantaloni.
Camillo Benso Conte di Cavour (1810 - 1861) nasce a Torino; figlio di Michele e di Adele di Sellon, si dedicò all'agricoltura e alle scienze economiche e sociali. Di idee liberali, nel dicembre 1847 fondò "Il Risorgimento" organo liberal-costituzionale, sostenitore della guerra contro l'Austria per la liberazione del Lombardo-Veneto. Eletto alla Camera nel 1848 entrò nel gabinetto d'Azeglio col portafoglio dell'agricoltura (1850). In seguito al connubio con il gruppo di Rattazzi, riuscì a formare una maggioranza e un governo propri (1852). Riformò le finanze e l'esercito, promosse l'istruzione popolare, modernizzò le infrastrutture e i servizi del regno. Nel 1855 si inserì nell'alleanza franco-turco-britannica contro la Russia e inviò in Crimea 15.000 uomini; ciò gli consentì di partecipare al congresso di Parigi dove pose la questione italiana. Si accordò con Napoleone III (1858) per un intervento francese contro l'Austria a favore di un'Italia confederata. Dimessosi dal governo dopo l'armistizio di Villafranca (1859) vi ritornò nel 1860. Dopo la spedizione dei Mille, spinse le truppe sarde nelle Marche, nell'Umbria, nei domini borbonici e indusse Garibaldi a lasciare alla monarchia sabauda il compito di concludere la "rivoluzione" nazionale. Morì il 6 giugno 1861, dopo la proclamazione del Regno d'Italia (14 marzo).
Collocazione
Mantova (MN), Museo della Città
Credits
Compilazione: Roncaia, Mariangela (1997)
Aggiornamento: Pisani, Chiara (2006)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/XA120-00033/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).