Bataille de Solferino

Bataille de Solferino

Descrizione

Identificazione: Scontro nel paese di Solferino tra l'artiglieria francese e quella austriaca

Cronologia: post 1859 - ca. 1874

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: Litografia

Misure: 441 mm x 348 mm

Notizie storico-critiche: Nel 1859 dopo la sconfitta a Magenta, l'esercito austriaco si ritirava verso est. Lo stesso Francesco Giuseppe venne personalmente in Italia per prendere il comando delle truppe, rimuovendo dall'incarico il generale Gyulai, considerato colpevole della sconfitta.
L'esercito franco-sardo, comandato da Napoleone III e Vittorio Emanuele II, si mise all'inseguimento; i due eserciti si scontrarono quasi casualmente a Solferino (a metà strada fra Mantova e Brescia): entrambe le parti non si aspettavano assolutamente di avere di fronte il grosso dell'esercito nemico. La battaglia si sviluppò caoticamente, finché, nel primo pomeriggio, le truppe francesi sfondarono il centro di quelle austriache. I combattimenti proseguirono ancora fino a tarda sera, e la lotta fu talmente violenta e cruenta che l'esercito vincitore non ebbe la forza di inseguire quello austriaco in fuga. Gli austriaci persero 14000 uomini e 8000 vennero presi prigionieri, i franco-sardi 15000 e 2000 prigionieri; questa carneficina sembra aver indotto Napoleone III a firmare l'armistizio a Villafranca, con questo atto concludendo di fatto la seconda guerra d'indipendenza. L'Austria fu costretta a cedere la Lombardia a Napoleone III, che come da accordi, la girò al regno di Sardegna. Assolutamente contrario all'armistizio era Cavour, che dopo un'accesissima discussione con il Re, si dimise dalla carica di primo ministro. Lo svizzero Henry Dunant giunse il giorno successivo ed il ricordo della terribile carneficina e l'esperienza dell'impotenza di fronte alla disorganizzazione con cui furono portati i soccorsi rimase fortemente impressa nella sua mente. In seguito scrisse e pubblicò a sue spese il libro Un ricordo di Solferino e fondò la Croce Rossa Internazionale.

Collocazione

Mantova (MN), Museo della Città

Credits

Compilazione: Roncaia, Mariangela (1997)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2006)

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