BATAILLE D'EYLEAU

ambito francese

BATAILLE D'EYLEAU

Descrizione

Identificazione: Battaglia di Napoleone ad Eyleau

Ambito culturale: ambito francese

Cronologia: post 1807 - ca. 1849

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: Litografia

Misure: 408 mm x 272 mm

Notizie storico-critiche: L'avanzata napoleonica in Germania era stata fulminea. Adesso l'imperatore aveva deciso di sconfiggere di russi, che considerava una minaccia per la pace in Europa, marciando a tappe forzate verso la Polonia. Varsavia accolse il corso con entusiasmo. Dopo una serie di scontri, in cui i francesi non riuscirono a far indietreggiare gli attaccanti, la battaglia fu ad Eylau, odierna Bagrationovsk.
La giornata è grigia e fredda. Durante lo scontro si alzerà anche una violenta bufera di neve. I russi schierano 50.000 uomini e sperano nei rinforzi prussiani da sud. I francesi possono contare su un numero di forze maggiori e su 200 cannoni. Inoltre, Napoleone attende l'arrivo del maresciallo Ney, con la sua cavalleria. I russi iniziano a martellare i francesi con la loro batteria, ancora maggiore di quella napoleonica. Il generale franese Davout cerca di avanzare, ma contro di lui si muove una violenta tempesta di neve. Ripiegando nel disordine, si trova nel mezzo del tiro d'artigieria russa. Attaccato ad oltranza, Davout rimane ferito e perde 5.200 uomini in venti minuti. I cavalieri russi, galvanizzati dal successo, avanzano fino al cimitero di Eylau.
Alle dodici Napoleone, per evitare il disastro, ordina la carica della cavalleria di Murat: sono ottanta squadroni dei migliori corazzieri, migliaia di cavalli: è la più grande carica di cavalleria delle guerre napoleoniche. I russi, vistisi arrivare addosso quella muraglia di cavalli, sono notevolmente impressionati. Anche la Guardia avanza per salvare lo scontro: è la prima volta che Napoleone si vede costretto ad utilizzarla. La sua avanzata ferma la carica dei russi verso il cimitero di Eylau, mentre Davout, contemporaneamente, riesce a scappare dall'accerchiamento russo ma viene nuovamente fermato. Verso metà pomeriggio arrivano i prussiani. Alle 21.30 contro l'ala destra russa giunge Ney. Il generale russo Benningsen, temendo l'arrivo del grosso dei francesi, a questo punto ordina la ritirata, approfittando anche del sopraggiungere del buio. In mano francese rimangono solo alcuni cannoni e bandiere.
La battaglia, definita da Napoleone soltanto un inutile massacro, riportò cifre impressionanti: dalle cifre ufficiali emergono 1.900 caduti e 5.700 feriti francesi, contro 6.000 caduti e 20.000 feriti russi, ma è molto probabile che in realtà i caduti, da tutte e due le parti, siano stati molto maggiori. Forse sui 3.000 caduti francesi e 7.000 russi. L'esito fu comunque incerto, al punto che Benningsen, alla corte di Alessandro I di Russia, osò vantarsi di non aver perso.

Collocazione

Mantova (MN), Museo della Città

Credits

Compilazione: Roncaia, Mariangela (1997)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2006)

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