Asilo infantile di Veglio (1904 - 1986)

Sede: Veglio

Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza

Condizione giuridica: pubblico

Progetto: Comunità Montana del Lario intelvese: Le carte delle comunità tra il Lario ed il Ceresio

Il 6 gennaio 1904 si costituisce, nella frazione di Veglio del Comune di Cerano, una società per l'istituzione di un asilo infantile denominata "Società pro Asilo di Veglio". Scopo della società è la fondazione di un asilo infantile per "togliere dalle pubbliche piazze e conseguentemente dai molteplici pericoli, i ragazzi d'ambo i sessi dai tre ai sei anni, dare ai medesimi un rudimento di istruzione preparatoria alla elementare ed, alle madri, un mezzo di poter meglio attendere agli svariati lavori casalinghi e domestici". I soci, Natale Rizza in testa, firmano l'"Albo d'onore dei soci fondatori benemeriti benefattori dell'Asilo di Veglio Intelvi" (1).
Nello statuto sociale adottato al momento della costituzione vengono individuati gli organi che svolgeranno le funzioni sociali: il Presidente ed il Consiglio di amministrazione, di durata triennale e composto da quattro membri fra cui scegliere un segretario ed un cassiere. Di durata decennale, la società si prefigge l'obiettivo di recuperare le risorse per istituire anche nella frazione di Veglio, l'asilo infantile.
Grazie alla prestazione di opere gratuite da parte dei componenti l'associazione, vengono, nello stesso anno, riattati e sistemati i "locali superiori del Caseificio sociale, generosamente ceduti a titolo di donazione".
I "terrieri della frazione di Veglio", uniti nella Società pro Asilo, fanno predisporre uno statuto organico per la nuova istituzione, che viene approvato il 20 maggio 1906.
Scopo della pia istituzione è "raccogliere e custodire gratuitamente in ogni giorno non festivo i fanciulli poveri di ambo i sessi e dell'età dai 3 ai 6 anni e di impartire loro quella educazione morale, intellettuale, civile e religiosa che l'età loro concede e procacciare ad un tempo ai loro parenti comodo di attendere alle proprie faccende giornaliere".
L'asilo provvede ai propri bisogni "con le quote dei soci ..., con oblazioni e proventi della beneficenza pubblica e privata, ... con le rendite del patrimonio, ... coi prodotti di pubblici spettacoli e trattenimenti, ... con le contribuzioni pagate per l'ammissione dei bambini non poveri".
L'Asilo è retto da un Consiglio d'amministrazione composto da cinque persone compreso il Presidente, "di cui due da nominarsi dal Consiglio comunale nella tornata d'autunno, e le altre tre dall'Assemblea dei capi famiglia entro il mese di dicembre". Al Consiglio spetta l'elezione del Presidente, che resta in carica per cinque anni, e l'attività ordinaria e straordinaria che esplica attraverso le proprie delibere che il Presidente è tenuto ad eseguire e a fare eseguire.
Con regio decreto del 22 luglio 1906 di Vittorio Emanuele III lo statuto organico viene approvato e l'Asilo infantile di Veglio costituito in Corpo morale.
Una riforma dello statuto viene proposta nel periodo fascista, con l'approvazione il 14 dicembre 1939, da parte del Consiglio d'amministrazione, di un nuovo articolato.
Dopo la caduta del Fascismo, nella seconda metà degli anni '50, lo statuto viene nuovamente modificato per adeguarlo alle nuove norme democratiche.
A seguito della cessazione avvenuta nel 1979 dello "svolgimento delle attività statutariamente previste", con decreto del Presidente della Regione Lombardia del 6 ottobre 1986 n. 514/Ass viene disposta l'estinzione, in forza dell'art. 4 della L.R. 72/1971, dell'Asilo infantile di Veglio Intelvi.
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1. Cfr. Cart. 1, fasc. 2. L'Albo è ben conservato e di piacevole visione.

Compilatori
Quartieri Domenico, Archivista