Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Donazione (1502 febbraio 6)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 198

Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 198.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza A, n. 4.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 215, Filza A, n. 4.

Data topica: Brescia

Note: La pergamena misura mm 183 x 660, buono stato di conservazione. Nel verso: 'MDII. Donatio domus in contrata Carmeli Brixie facta mensæ comuni' e 'Filza A n. 4, 1506, 6 febraro'.

Numero corda: 230

Contenuto:

Il Francesco Zaccaria da Collio, distretto di Brescia, dell'Ordine conventuale degli Eremiti di S. Agostino, abitante a Brescia in contrada del Carmine, cede liberamente a titolo di donazione al venerabile Antonio Cavazia, canonico di Brescia, e al prete Cristoforo Abondi, cappellano della Chiesa Maggiore di Brescia, sindaci e procuratori di detta chiesa di Brescia o della Mensa Comune dei canonici, mansionari e cappellani della chiesa, la casa in cui abita, di sua proprietà, giacente in Brescia in contrada del Carmine, confinante a mezzogiorno con la via, a monte con gli eredi di Paolo Molinari, a sera con il maestro Usepinus 'confector', a monte con Giovanni Gidoti. A Francesco Zaccaria viene assegnata in cambio una casa, sita nei pressi della chiesa, in cui vivere, nonché un vitalizio di sedici ducati annui.- ; TT: Giacomo Zici, canonico di Brescia, 'decretorum doctor'; prete Bernardino Cortelini da Palazzolo, cappellano del monastero di S. Giulia; prete Giovanni Rota; prete Bianchino q. Bianchino q. Peregrino da Verona; Bernardino figlio di Giacomo da Seregno, 'spatarius', tutti cittadini e abitanti di Brescia.- ; (ST) Antonio Checchi, pub. imp. auct. not, cittadino e abitante in Brescia.

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