Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Accordo in materia di eredità (1523 maggio 19)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 245

Descrizione estrinseca: Copia autentica.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 245.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza 1a, n. 30 [Parr. Dm.].r. s.:A. Dm. Bs., A. Sc. Ss., Settore 6, n. 29 Libro Croce, cc. 18-20.

Data topica: Brescia

Note: Due atti su di un'unica pergamena che misura mm 300 x 730, risulta essere in mediocre stato di conservazione ed è costituita di due fogli membranacei di dimensioni differenti, cuciti tra di loro. Nel verso: '1523,19 maii. Livello Gafforio' e '1523, 19 maii. Transactio facta inter agentes nomine Confraternita Scole Corporis Cristi de Dom ex una et Iohanne Franciscum [...]'. Cfr. doc. 282 del 1526, giugno 21.

Numero corda: 278

Contenuto:

Nel nuovo palazzo, presso il banco di Giustizia. Trascorsi venti anni senza essere giunti ad un accordo per soddisfare il legato paterno e volendo Bartolomeo Gaffuri, che agisce in nome anche del fratello Francesco, in ossequio alle volontà testamentarie del padre, Angelo Gaffuri (testamento del 28 febbraio 1502), le quali prevedevano un lascito di duecento ducati da corrispondere nell'arco di venti anni alla Scuola o Congregazione del Santissimo Corpo di Cristo della Chiesa Maggiore di Brescia e da investire nell'acquisto di un livello per il mantenimento di un secondo prete della Scuola del Corpo di Cristo del Duomo di Brescia, cede una proprietà del corrispettivo valore di duecento ducati a Filippo Petri e a Geronimo Gentili, rispettivamente sindaco e tesoriere della Scuola del Corpo di Cristo del Duomo di Brescia, con reddito annuale di fitto di lire trentuno planette, proprietà così descritta: un appezzamento di terra arativa, a vite e irrigua, posto nelle Chiusure di Brescia, in contrada Fontanelle o del Campazzo, confinante a sera con la fonte d'acqua, a monte in parte con Giovanni Pietro da Pontevico e in parte con l'ingresso, a mezzogiorno con i Belasi, a mattino con i fratelli Gaffuri, della misura di otto piò. Contestualmente, i procuratori di detta Scuola stipulano, con lo stesso Bartolomeo Gaffuri, contratto di investitura livellaria, relativamente al medesimo appezzamento di terra, con l'obbligo di corrispondere un fitto livellario di lire trentuno annue, alle calende di marzo con inizio dall'anno 1524 per venti anni consecutivi.- ; Consoli: Giovanni Chizzola e Camillo Buti.- ; TT: Francesco Balisti; Giovanni Firmo Zambelli; Cipriano Maffei; Gregorio Mazzochi notaio, tutti cittadini e abitanti di Brescia.- ; (ST) Alberto q. Gabriele Maggi, cittadino e abitante di Brescia, pub. imp. auct. not.- ; (ST) Scipione di Giovanni Pezani, not. pub., cittadino e abitante di Brescia, registra il presente atto il giorno 31 luglio 1523.

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