84
Investitura
1070 ottobre, Brescia.
Alda, badessa del monastero di S. Giulia di Brescia, alla presenza - fra gli altri - del giudice Lanfranco de Cazago, avvocato del monastero, investe Alberto, figlio di Uberto de Muzo, di tutto il castrum di Pian Camuno, eccetto la metà di una casa tenuta da Giovanni, gastaldo di Iseo, e di quanto rimasto all'anzidetto Giovanni o a suo nipote di ciò che tenevano dal monastero - secondo quanto convenuto con i figli di Adamo de Ysex -, nonché di una cappella edificata in Pian Camuno e di tutto ciò che è tenuto da parte della chiesa, nonché del districtus, del fodro, dell'albergaria e di quanto era di pertinenza diretta della badessa, eccetto il canevario e il decano con le loro tenute
Copia semplice incompleta del sec. XIIIin., ABLBs, Pergamene di S. Giulia, mazzo 1, n. 2 [B]. Regesto Astezati, pp. 70, 659.
Nel verso, soltanto annotazioni di epoca moderna, tra cui segnatura Astezati: C fil. 4 n. 4.
Trascrizione: GUERRINI, Regesti e documenti inediti, n. II, p. 170.
Regesti: GUERRINI, Regesti e documenti inediti, n. 2, p. 141; ZILIOLI FADEN, Le pergamene, n. 2, p. 5.
Cf. BECHER, Das königliche, pp. 319 (nota 111), 320 (nota 113); MENANT, Le monastère, pp. 121-24; ANDENNA, Le strutture sociali, pp. 303-4; MENANT, Campagnes, pp. 138 (nota 381), 256 (nota 114), 289 (nota 265), 412 (nota 62), 464 (nota 253), 469 (nota 275), 658 (nota 330), 659 (note 333, 334), 662 (note 336, 338, 340), 677 (nota 8), 682 (nota 28), 686 (nota 46), 744 (nota 283), 755 (nota 321); BARONIO, Tra corti e fiume, p. 27 (nota 94).
Edizione da microfilm.
La copia non ci tramanda tutta la parte finale del documento, comprendente perlomeno la sottoscrizione notarile; non si esclude, nonostante la presenza nel margine inferiore dei forellini di cucitura, che la parte conclusiva fosse già stata tagliata nell'antigrafo a seguito dell'annullamento dell'investitura.
Gli elementi cronologici non corcordano: nel 1070 correva l'indizione ottava, non l'undicesima. La discrepanza potrebbe dipendere da un errore materiale del copista o da un'omissione nell'indicazione del millesimo; nel secondo caso, la perfetta coincidenza tra anno ed indizione condurrebbe alla seguente integrazione: millesimo septuagesimo <tercio>. L'omissione del giorno del mese trova invece parziale rimedio nella segnalazione di quello della settimana (venerdì), consentendoci una delle seguenti opzioni: 1, 8, 15, 22 o 29.
Die veneris qui fuit de mense octubris. In civitate Brisia, in casa habitacionis Lafranci iudicis de Caziago. Presentia predicti Lafranci advocati sui et Obizonis filii eius et item Obizonis et Salomonis et Raimundi et Wilielmi et Tetaldi, investivit domina Alda, humilis [abbatissa] de monasterio Sancte Iulie sito Brisia, Albertum, filium Uberti de Muzo, nominative de toto castro quod dicitur P(ra)della, excepta medietate (a) de casa una quam tenebat Ioh(anne)s gastaldius de Ysex et de quanto permansit in iamdicto Iohanne vel in abiatico eius de suo tenimento, quod tenebat a parte ipsius monasterii vel a parte abbatisse in predicto loco P(ra)della, quando se convenit cum filiis Adam de Ysex, et de capella una in predicto loco P(ra)della hedificata et de toto quod a parte ipsius ecclesie tenetur et de districto et de fodro et de albergaria et de investitura de predicto loco P(ra)della et de quantum predicte abbatisse pertinebat ad suam manum in iam nominato loco, exeptum canevarium et decanum cum suis tenamentis. Et ipse Albertus fecit iurare unum suum missum predicte abbatisse ad sancta Dei evangelia quod de predictis omnibus nullo modo se intromittere debet, et si ipse Albertus aut sui homines aliquid malum predictis duobus hominibus fecerit, infra quindecim dies p(ost)quam ei requisitum fuerit emendare debet et adiuvare eos eam retinere contra omnes homines. Factum est hoc anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo septuagesimo, indictione undecima.
(a) Sulla seconda e tratto di penna di non perspicuo significato.
Edizione a cura di
Gianmarco Cossandi
Codifica a cura di
Gianmarco Cossandi