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Breve recordationis (breve <convenientie et investiture>)
1091 febbraio, Como.
Eriprando, abate del monastero di San Carpoforo, eretto nelle vicinanze dalla città di Como, e Pellegrino, abate del monastero di San Benedetto d'Isola Comacina, edificato non lontano dall'Isola stessa, convengono che Pellegrino dia tre lire di denari d'argento al suddetto Eriprando, il quale, insieme con Alberico avvocato del detto monastero di san Carpoforo, investa per feudo il monaco Baldo, messo di Pellegrino, di un appezzamento con olivi, sito a Isola, nel luogo ove dicesi Runcale sive Comiatum; contestualmente Eriprando investite per feudo Pagano, figlio del fu Ade Odeverto, di Como, di un denaro che era stato posto sulla detta terra da parte del monastero di San Benedetto, ma Pagano rifiuta il sopradetto feudo, cedendolo all'abate Pellegrino.
Originale, BAMi, Pergamene, n. 1372 [A].
Trascrizione: Bonomi, Diplomatum, BBMi, AE.XV.33, n. 16, pp. 46-48.
Regesti: Ferrario, Sommario cronologico, c. 441r (barrato); Bonomi, Synopsis cronologica, BBMi, AE.XV.33, c. 392v; Ceruti, BAMi, I 145 suss., n. 22 (1372), cc. 4v-5r; Bianchi, Inventario, BAMi, K 202 suss., n. 1372, e nella relativa scheda mobile dell'ordinamento cronologico.
Note di repertorio: Bianchi, BAMi, K 212 suss., p. 214 (alla voce "Monastero di San Carpoforo di Como"); BAMi, ivi, p. 218 (alla voce "Monastero di San Benedetto").
Nel margine superiore sinistro del recto segnatura, pure di mano del Bianchi, che rimanda all'Inventario: "1372".
Nel verso, di epoca medievale: "Car(tula) Cumiago". Inoltre: segnatura di fase C: "Q, n. 1" (la lettura di 1 è incerta); regesto Ferrario. Infine: segnatura Bonomi, accompagnata dall'indicazione dell'anno: "16 .MXCI."; segnatura Ceruti in pastello rosso: "22".
Edizioni: Gli atti privati, vol. IV, n. 762, pp. 386-387.
Regesto: MONNERET DE VILLARD, L'Isola Comacina, n. 106, p. 188.
Cf. BELLONI, Il San Benedetto, pp. 40, p. 50 (ma in data 1090); Tabella cronologica, p. 118; FASANA-GARANCINI, Sui passi dell'anima, p. 67.
La pergamena (mm 195/182 x 268/262) si presenta in buono stato di conservazione, nonostante modeste lacerazioni in corrispondenza delle antiche piegature e lievi macchie sparse. Al centro della membrana, si rileva inoltre un'ampia zona di rasura volontaria dell'inchiostro.
In relazione al monastero di San Carpoforo si rimanda alla nota 1 del doc. n. 15, rogato dal medesimo professionista.
Riguardo a Uberto, notaio e causidico, professionista ben attrezzato di saperi e sperimentatore, si rilevano sia le spinte innovatrici (in linea con la situazione coeva di altre realtà del Regnum) sia certi elementi compositivi tradizionali (che appaiono quali automatismi d'applicazione di una consolidata tradizione). Uberto appare sul crinale, e i suoi brevia sono connotati da una natura per più versi ibrida. Così anche nei brevia qui editi al n. 22 e al n. 24, ancor più decisamente 'milanesi'. In proposito, cf. ANSANI, Appunti sui brevia, pp. 107-148 (p. 115); DE ANGELIS, Notai, giudici e causidici, pp. 237-255.
Si introduce infine un rilievo relativo al tenor additum: esso fu aggiunto dallo stesso rogatario di seguito alla propria sottoscrizione. Ma a distanza di non troppo tempo (la collocazione cronologica non è meglio precisabile) una diversa mano intervenne sul dettato, apportando cambiamenti sostanziali (cf. in particolare la nota e). Tale modifica fu ratificata da Alberico, avvocato del monastero di San Carpoforo di Como, che sottoscrisse di proprio pugno, senza il ricorso ad un nuovo intervento del notaio. È probabilmente da identificare con il medesimo avvocato anche il responsabile delle sopra riferite modifiche e integrazioni.
(SN) In Christi nomine. Breve recordationis pro futuri temporis firmitate ad memoriam tenendum qualiter liberorum | hominum presencia quorum nomina ic subter memorantur. Placuit atque convenit inter se hi sunt Heri|prandus, habas monasterii Sancti Carpopholi (a), quod esse videtur constructum non multum longe a Cumana civita|te, necnon et Pelegrinus similiterque habas monasterii Sancti Benedicti, quod videtur hedificatum super Insula Cumense, | non longe ab eodem loco Insulę, ita ut iamdictus Pelegrinus dedit ex parte sui monasterii argenti den(arios) bon(os) | libras trex (b) supradicto Heriprando abati ad partem sui monasterii habendum, et ipse Heriprandus habas, una|cum Alberico suique monasterii advocato, investivit Baldum monachum, missum ex par(te) iamdicti Pelegrini, nominati|ve de pecia una de terra cum olivis desuper, iuris predicti monasterii Sancti Carpopholi, quę est in iamdicto loco Insola, | ad locum ubi dicitur Runcal(e) sive Comiatum. Omnis ipsa pecia de terra cum superiore et inferiore, cum fine et accessio|ne sua, sicut fuit iuris iamdicti monasterii Sancti Carpopholi, inintegrum, eo tamen ordine fecit ipse Heriprandus abas | iamdictam investituram suprascripto Baldo monacho, misso iamdicti domni Pelegrini, ut ipse et sui successores vel pars | iamdicti monasterii Sancti Benedicti de hac hora in antea faciant de iamdicta terra, ad partem predicti mo|nasterii, quod voluerint (c).
Factum est hoc ut supra, anno ab in|carnationis d(omi)ni nostri Iesu Christi milleximo nonageximo primo, mense februarii, indic(ione) quartadecima. | Actum infra domum iamdicti Alberici advocati, scitam in predictam Cumanam urbem (d). |
Interfuerunt ibi Vualdericus, Rolandus, Arnaldus, Iordanus, item Arnaldus testes. |
(SN) Ubertus notarius causidicusque sacri palacii hunc brevem scripsit et interfuit. |
Ibi in eodem loco, presentia predictorum testium, per virgam et pergamenam quę sua tenebat manu, iamdictus He|riprandus habas investivit Paganum, filium quondam Adę Odeverti, de civitate Cummo, per feudum (e), nominative de denario uno quod fuit positum | de iamdicta terra ad partem suprascripti monasterii Sancti Benedicti. Et ipse Paganus refutavit supradictum feudum | in manu domni Peregrini (f). |
† Albericus avocatus subscripsi.
(a) In A Carpopholi, qui e in seguito.
(b) In trex tr- su rasura, su -ex segno abbr. (tratto orizzontale) parzialmente eraso.
(c) Segue estesa rasura volontaria dell'inchiostro, che occupa le successive due righe e mezzo.
(d) Segue ampio spazio lasciato bianco, corrispondente a due righe di scrittura.
(e) p(er) feu(dum) add. nell'interlineo.
(f) Et ipse - Peregrini add. post., di seguito, da diversa mano (cf. la nota introduttiva a questo doc.).
Edizione a cura di
Rita Pezzola
Codifica a cura di
Rita Pezzola