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Notitia
1149 maggio 29
Notizia in cui si narra che Oberto, vescovo di Cremona, consacrò la basilica di S. Martino e concedette un'indulgenza di venti giorni a coloro che si fossero recati alla chiesa nell'anniversario della consacrazione e avessero elargito delle elemosine; si racconta inoltre che Alberto, cappellano del vescovo e sacerdote della pieve di Grumone, su richiesta della badessa Imelda, organizzò la cerimonia.
Originale, BSCr, LC, pergamene Barbieri, n. 2 [A]. Copia sec. XVI, BBMi, Raccolta Morbio, n. 25, Cartulari inediti di chiese e monasteri d'Italia, n. 1 del volume miscellaneo, senza titolo, c. 3rv. Copia sec. XVII, Bresciani, Privilegi, II, c. 18v; Bresciani, Historia ecclesiastica, parte prima, p. 115; Bresciani, Historia ecclesiastica di Cremona, p. 187 e Bresciani, Registro delle memorie ecclesiastiche, p. 497. Regesto seconda metà sec. XVIII, FR, p. a., n. 4514, Repertorio delle scritture dell'insigne monastero di S. Benedetto, p. 179, n. 2.
Sul recto nel margine inferiore al centro numerazione di mano del sec. XVIII: 2.
Sul verso annotazione di mano del sec. XIV: Carta consecracionis ecclesie Sancti Martini de Campo per dominum Obertum episcopum Cremone; annotazione di mano del redattore del cartulario citato: 1149 4 iunii Consecratio; numerazione di mano del sec. XVIII: 2.
Edizione: Falconi, II, p. 231, n. 343.
La notitia, che del resto ha il carattere di testo narrativo, è redatta in scrittura libraria.
Giuseppe Bresciani, nella Historia ecclesiastica di Cremona, parte prima, scrive, alle pp. 114-115, che questo era il testo di una lapide posta sopra la porta della chiesa; non sappiamo tuttavia quanto la notizia possa essere attendibile (l'osservazione è ripresa anche nella Historia ecclesiastica di Cremona, p. 187).
Die dominico qui fuit .IIII. kalendas iunii. S. Basilica Sancti Martini | de Campo a venerabili presuli Oberto consecrata est, | qui ad annuam consecrationis diem celebrandam veni|entibus ac de suo elemoxinas facientibus de iniunctis | penitentiis ex parte Dei omnipotentis et beatissimi | Martini confessoris et sua viginti dies(a) indulsit. |Sacerdos quoque Albertus, eiusdem domini Oberti capellanus et de | plebe(b) Grimonis(c) minister indignus, a domina Imilda(d) | venerabili abatissa satis superque honesta et reveren|da humili prece rogatus, necessaria cuncta solli|cite ordinavit et queque(e) hutilia ad huiusmodi negotia pertinentia eiusdem domine Imilde humilis abbatis|se consilio honeste et decenter disposuit.
Anno ab incarnatione Domini(f) mileximo centesimo | quadragesimo nono.
(a) viginti - di- su rasura.
(b) Corretta da plebis con -i- espunta ed -e- corretta da -s-
(c) Corretta da Grimoni con -i finale corretta in s ed aggiunta di i in sopralinea.
(d) Imilda su rasura.
(e) que- su rasura.
(f) Domini in sopralinea.
Edizione a cura di
Valeria Leoni
Codifica a cura di
Valeria Leoni