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Libellus Conquestionis
1182 dicembre 7, Pombio.
Anselmo, arciprete della chiesa di S. Lorenzo di Voghera, nunzio e procuratore del vescovo di Tortona, presenta formale accusa <presso Bonifacio, vescovo di Novara, delegato apostolico quale arbitro della controversia> contro la badessa del monastero <di S. Maria> del Senatore poiché essa deterrebbe senza titolo la proprietà della domus del ponte sulla Staffora.
Inserto in doc. 116 [B]. Regesto, Catalogo, IV, fasc. 86.
Edizione: CAVAGNA SANGIULIANI, Documenti vogheresi, pp. 231-232, n. 147 (alla data 1183 maggio 11).
Regesto: CAVAGNA SANGIULIANI, L'agro vogherese, p. 52, n. 76 (alla data 1183 maggio 11).
Cf.: MERLO, Forme di religiosità, pp. 71 (nota 80), 94 (nota 43); SETTIA, Dall'alto medioevo, p. 144 (nota 132); FORZATTI GOLIA, Il distretto pievano, p. 317 (nota 82) alla data 1183 maggio 11.
In merito alla struttura formale del libellus conquestionis, e alla sua diffusione in Pavia, risultano preziose le considerazioni di BARBIERI, Il 'libellus conquestionis', pp. 331-352. Il presente libellus, che costituirebbe la prima testimonianza dell'introduzione di tale forma documentaria in Pavia sebbene non esplicitamente citato dall'autore, si inserisce pienamente nel quadro delle considerazioni proposte.
Die martis qui est .VII. mensis dece(m)bris.
Ego Anselmus archipresbiter ecclesie Sancti Laurentii Viquerie, nuntius et procurator domini Tertonensis episcopi, ex parte ipsius episcopi, conqueror de abbatissa monasterii Senatoris que t(ene)bat possessionem suam domus pontis Staphule, unde peto ut predictam abbatissam a tali perturbatione cessare faciatis et si quid male egerit emendetis.
Anni Domini .MCLXXXII., indic(ione) .XV.
Actum in castro Plunbie, in palatio iamdicti episcopi.
Interfuerunt testes Iacobus Cavallatius Novar(iensis) cannonicus, Lixiardus causidicus.
Edizione a cura di
Mirella Baretta
Codifica a cura di
Baretta, Mazzoleni