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Investitura perpetua
1183 febbraio 15, <Pavia>.
Omelia <badessa del monastero di S. Maria del Senatore> investe in perpetuo Oldacco Sclafenatus, Ottone de Villa, Giacomo de Pulizellis e Guido de Sisto di un sedime sul quale è costruita una casa che essi avevano acquistato da Verzello de Tornicho, sito <in Pavia>, a porta Marenca, al solito fitto annuo da corrispondere a s. Martino.
Regesto, Inventario, c. 19r, n. 7 [R]. Nel margine sinistro: Pap(ia).
L'appezzamento che costituisce l'oggetto del negozio potrebbe essere il medesimo di cui ai nn. 123 e 124.
Investitura perpetua facta per suprascriptam d(ominam) Humeliam in Holdachum Sclafenatum et Octonem de Villa, Iac(obum) de Pulizellis et Guidonem de Sisto (a), de sedimine uno supra quo est domus una quam ipsi emerunt a Verzello de Tornicho, sit(o) in porta Marengha, in p(arochia) S(ancte)(b) suprascripta; cui choeret: ab una parte suprascriptus Iac(obus), ab alia (c) Thetavetulla Figarie et a duabus via publica, ad solvendum omni anno (d) in festo s(ancti) Martini, ad reddendum solitam penssionem (e). Rogatum anno .MCLXXXIII., quinto decimo calendas marcii, per Lafranchum de Merchato notarium sacri palacii. Signat(um) ex(tra) 7.
(a) Lettura dubbia.
(b) Il riferimento è alla parrocchia di S. Tecla, citata nell'Inventario a c. 16r più volte fino al n. 41 e poi ancora a c. 19r al n. 8.
(c) Segue Tectavetulla Te- depennato.
(d) R om. anno.
(e) Su -em segno abbr. superfluo.
Edizione a cura di
Mirella Baretta
Codifica a cura di
Baretta, Mazzoleni