Museo del Risorgimento

Definizione: raccolta

Tipologia: documentazione del patrimonio culturale

Istituto di conservazione: Musei Civici del Castello Visconteo, Pavia (PV)

Consistenza

Il percorso espositivo in tre ampie sale procede secondo un ordine cronologico, con al suo interno approfondimenti tematici indicati da pannelli esplicativi di diverso colore. L'ambito è prevalentemente dedicato alla storia locale, analizzata in stretto rapporto con le vicende storiche nazionali.
La I sala, dopo un accenno alla Pavia asburgica, è dedicata al periodo della dominazione francese. Degni di nota alcuni dipinti quale "Napoleone assiste ad una lezione di Alessandro Volta all'Università di Pavia" di Romeo Borgognoni (Premio Frank 1900). Un inserto tematico è dedicato a numerosi manufatti con l'effige del Regisole, come il sigillo civico in argento del 1532
Della città ottocentesca vengono illustrati il volto fisico, gli aspetti sociali, economici e culturali, in riferimento alla sua condizione di città di frontiera e alla presenza dell'Ateneo. Uno spazio particolare è dedicato alla Guardia Nazionale e alla II guerra di Indipendenza.
La II sala è interamente dedicata all'importante famiglia pavese dei Cairoli, eroi risorgimentali, volontari nelle file garibaldine.
La III sala espone uniformi, armi, munizioni, equipaggiamenti dei diversi eserciti, piemontese-italiano, austriaco, francese e dei corpi volontari garibaldini. Prosegue quindi con il mito Garibaldi, che incarna l'eroe per antonomasia e il Risorgimento stesso, che visita a Pavia in varie occasioni e che è seguito nelle sue imprese da numerosi pavesi. Vengono, inoltre, ricordate alcune importanti personalità locali: Benedetto Cairoli, Urbano Pavesi e Tullio Brugnatelli.
Uno spazio tematico è riservato alla Massoneria tardo ottocentesca, una vetrina alla Croce Rossa, quindi alla I Guerra mondiale.
Degni di interesse i bozzetti per monumenti realizzati a Pavia come quelli in gesso per il complesso scultoreo alla famiglia Cairoli eretto in piazza del Lino nel 1895-1900, opere di Bistolfi, Pellini, Abate e Bordini.

Notizie storico critiche

Il Museo nasce nel 1885 per volere della Municipalità, in un clima di forte interesse per l'epopea risorgimentale, sollecitato dalla grande mostra di cimeli inaugurata a Torino l'anno precedente nell'ambito dell'Esposizione Nazionale Italiana. Ospitato inizialmente in palazzo Mezzabarba, sede del Municipio cittadino, il museo viene formandosi grazie al generoso concorso dei cittadini, che donano una consistente quantità di documenti, libri, armi, uniformi, medaglie, fotografie e cimeli eterogenei, ai quali si sono nel tempo aggiunti ulteriori importanti lasciti (Pietro Agosteo, Cairoli)
Nel 1894 è creato il Museo di Storia Patria che vede riuniti gli istituti artistici, archeologici e storici che nel 1900 a seguito di cospicui lasciti viene trasferito in palazzo Malaspina.
Dall'allestimento in castello della mostra "Da Montebello al Volturno" nel 1959 prende avvio il museo del Risorgimento, in forma pressoché definitiva, sino al 1982, quando la raccolta viene ulteriormente riordinata e ampliata in occasione delle celebrazioni garibaldine. Nel 1996, in conseguenza della revoca del deposito presso Villa Cairoli a Gropello, il nucleo relativo all'illustre famiglia trova sede definitiva in castello. Nel 2013 i quattro bozzetti in gesso per il monumento ai fratelli Cairoli vengono allestiti creando la cosiddetta "Piazza" per ricordare il concorso indetto in città nel 1895.