Collezione dei Musei Civici di Monza
Definizione: raccolta
Tipologia: artistico
Datazione: post 200 a.C. - ante 2014
Istituto di conservazione: Musei Civici di Monza, ()
Consistenza
La Collezione dei Musei Civici di Monza comprende un nucleo di reperti archeologici costituito da oggetti dell'età del bronzo, della civiltà lateniana e risalenti al periodo della romanizzazione del territorio monzese, più alcuni oggetti di epoca medievale provenienti da ritrovamenti sul territorio. A questi si aggiunge una notevole raccolta di oltre 1500 dipinti e sculture di celebri maestri che operarono dal XVI al XX secolo, con una particolare attenzione per la produzione lombarda di epoca ottocentesca (Mosè Bianchi, Pompeo Mariani, Eugenio Spreafico, Emilio Borsa, Ernesto Bazzaro, Giuseppe Grandi, ecc.) e dei primi decenni del Novecento (Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Eugenio Baioni, Arturo Martini, Marino Marini, Mario Radice, ecc..).
Della collezione fanno parte, inoltre, un cospicuo nucleo di disegni e grafica del Novecento e le stampe antiche e moderne della Civica Raccolta di Stampe e Incisioni, attualmente collocate nel Gabinetto delle Stampe presso i depositi del museo. Allo stato attuale degli studi tale fondo conta circa tredicimila esemplari la cui datazione va dalla fine del XV all'inizio del XX secolo, con soggetti che spaziano dalla storia sacra alla mitologia classica, dalla ritrattistica ufficiale alle stampe d'après tratte dai grandi artisti del passato.
La collezione include infine alcuni nuclei di materiali eterogenei, ancora in fase di studio, che comprendono mobilio, maioliche, porcellane, beni etnografici, armi risorgimentali ed etniche (donazione del capitano Casati) e una raccolta ornitologica di oltre duecento soggetti.
Notizie storico critiche
La Collezione nasce dalla fusione tra le opere d'arte presenti nelle storiche raccolte civiche monzesi (attualmente conservate nei depositi di Villa Reale e in parte esposte presso la nuova sede Musei Civici Casa degli Umiliati) e i beni provenienti da donazioni, acquisti e giunti in eredità dalle più significative vicende artistiche e culturali svoltesi in città nel corso del Novecento.
Il nucleo più antico della collezione è costituito da dipinti, sculture e reperti archeologici databili dal II sec. a.C. al XVIII secolo, provenienti dalla Pinacoteca Civica e dal Museo Storico dell'Arengario, entrambi chiusi all'inizio degli anni Ottanta. Ad essi si aggiunge un cospicuo numero di tele dei più celebri artisti monzesi di fine Ottocento, frutto di donazioni private, in particolare di famiglie eredi di pittori locali gravitanti intorno alla famiglia dei Bianchi (Mosè, il fratello Gerardo e il padre Giosuè), specializzatisi nel dipingere le campagne della Brianza e il Parco di Monza, oltre che nel ritrarre la borghesia e la nobiltà lombarda, grandi committenti di opere d'arte.
Il nucleo di opere novecentesche, sia pittoriche che scultoree, proviene principalmente dalle nuove esperienze artistiche che presero avvio negli ambiti della Villa Reale di Monza a partire dagli anni Venti. Negli ambienti di questo importante monumento neoclassico si insediò, infatti, l'ISIA (Istituto Superiore di Industrie Artistiche), che contribuì alla formazione in vari campi del fare artistico di personalità di notevole interesse che lasciarono poi alla scuola parte del proprio operato artistico. Nelle sale della Villa Reale si svolsero anche le Biennali del 1923, 1925 e 1927 (Triennali dal 1930 in poi), esposizioni di arti decorative delle quali sono qui conservate le opere allora premiate perchè in grado di qualificare ed internazionalizzare la produzione artistica italiana, pur se ancora caratterizzate da una forte impronta regionale. Al secondo dopoguerra appartiene invece l'avviamento del Premio Nazionale di Pittura "Città di Monza", istituito nel 1951 in occasione della riapertura dopo il conflitto mondiale della Pinacoteca Civica, le cui opere vincitrici vennero poi acquisite dal Comune per le raccolte civiche. In linea con l'idea di acquisire per il museo nuove opere di autori rappresentativi dell'arte italiana contemporanea, a partire dal 2005 ha preso avvio una nuova edizione di esposizioni biennali, la Biennale Giovani Monza, durante le quali cinque giovani critici mettono in mostra opere di giovani artisti (non più solo pittura, ma anche scultura, fotografia e installazioni multimediali), tra le quali vengono selezionate da una qualificata giuria quelle da inserire nel patrimonio delle collezioni civiche.
La Collezione comprende infine anche un ricco Gabinetto delle Stampe (prima conservato nel Serrone di Villa Reale e attualmente in deposito presso i Musei Civici Casa degli Umiliati), costituito da circa tredicimila stampe antiche e moderne provenienti da donazioni fatte da eminenti cittadini monzesi a partire dalla fine del XIX secolo fino agli anni Quaranta del Novecento, quando a lasciare il proprio patrimonio di libri, fotografie, stampe e incisioni al Comune di Monza cominciarono ad essere gli artisti stessi che le realizzavano.