Abito

manifattura giapponese

Abito

Descrizione

Identificazione: anatre

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: ca. 1750 - ca. 1850 - ante 1870sec. XIX

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: seta / broccata, doratura; tessuto operato; carta; seta policroma

Misure: 148 cm x 170 cm

Descrizione: Abito da teatro di tipo karaori (letteralmente "tessitura cinese"). Armatura di fondo diagonale in seta opaca con fili laminati in oro e trame supplementari in seta lasciata "lenta" in modo da creare disegni che sembrino ricami. Colore prevalente marrone con disegni policromi su fondo oro a graticola (losanghe lombate e incrociate), di anatra mandarina (oshi dori) tra foglie di acero (momiji), alternativamente rivolta verso destra e verso sinistra. Il motivo è disposto su file orizzontali, parallele e perpendicolari; il corpo dell'anatra è decorato con minute losanghe (ireko bishi). Fodera color marrone/ mattone e maniche piccole (kosode).

Notizie storico-critiche: Il karaori è il più rappresentativo tra i costumi del teatro No, ed è indossato come soprabito nei ruoli femminili. La maggior parte dei disegni raffigura piante e fiori stagionali. Il nome significa anche "tessitura cinese" con riferimento al complesso stile di tessitura usato per creare questi abiti in broccato. Il termine karaori risale al tempo della prima apparizione del tessuto nel XV secolo. Il karaori ebbe senz'altro un archetipo in Cina, ma in realtà fu ideato e prodotto dal famoso tessitore giapponese Tawaraya.
L'anatra è simbolo di felicità e fedeltà coniugale. Le foglie d'acero suggeriscono l'autunno.

In mostra all'Esposizione Storica d'Arte Industriale. Milano, 1874.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Morena, F. (2010)

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