La rivista si pone come obiettivo di contribuire al miglioramento dell'industria e del commercio, proponendo "quel complesso di ragionamenti, di dati statistici e di notizie che possono condurre per facile via ogni trafficante ed industriale a farsi un criterio preciso delle condizioni più vantaggiose per operare". Per raggiungere questo scopo, la pubblicazione promette che "si faranno studi comparativi sulle nostre e le industrie estere […] ragioneremo sulle riforme da farsi al Codice di commercio […] divulgheremo la giurisprudenza commerciale-pratica del Regno" (Due parole d'introduzione, 3 agosto 1872).

I primi numeri sono aperti da una "Rassegna politica settimanale" che informa sui mutamenti di prospettiva del mondo economico introdotti dall'evolversi della situazione politica nazionale e internazionale. Nei numeri seguenti, invece, la prima pagina è occupata da analisi economiche abbastanza approfondite (cfr. L'unificazione economica dell'Italia, 24 agosto 1872 o Le ferrovie del Veneto, 7 settembre 1872).

Altri interventi, come la pubblicazione di una lettera di Francesco Dall'Ongaro (L'arte considerata come elemento di pubblica ricchezza, 31 agosto 1872), rivelano la volontà del giornale di trattare gli argomenti economici da diverse prospettive.

Oltre ad alcuni bollettini di borsa e alla "Guida agli stabilimenti", la rivista propone l'appendice letteraria "Il conte Riccardo" di Antonio Girolami (10 agosto 1872 e sgg.).

Altre rubriche, fra cui "Cronaca dei fallimenti", "Estrazione prestiti a premi" e "Corrispondenze romane", completano il giornale che è chiuso da due pagine pubblicitarie.

M. Te.

Raccolte: MI120: 1872.

Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/538/