Lombardia Beni Culturali
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Frammento di placito

<927-940>

Nel placito, che si tiene in Cremona, in sala Grasoni, presieduto dal conte Sarilo, che giudica unitamente a Rotardo, Riccardo, Rodemundo e altri non nominativamente indicati, il vescovo di Cremona Dagiberto e Audeverto, suo advocatus, presentano un precetto di Ugo re.

Copia semplice incompleta inizio sec. XIII, BSCr, LC, Codice Sicardo, p. p. 66, n. 60bis [B]. Copia sec. XIX, Cereda, sc. 1, sec. X, n. 20.

Edizione: Muratori, Antiquitates, I, col. 371; Cod. dipl. Lang., col. 994, n. DLXXXII; Schiaparelli, Diplomi di Ugo, Lotario, Berengario II, Adalberto, p. 360, n. 4 (solo il frammento di diploma); Manaresi, I, p. 520, n. 138; Falconi, I, p. 127, n. 51.
Regesto: Astegiano, I, p. 32, n. 16 (con data 935 circa); Savio, p. 27 (con data 926-947).

La copia è con ogni probabilità di mano del notaio Girardus (II).
Si ripropone l'ipotesi di datazione formulata da Manaresi che afferma che il placito ebbe luogo tra il 927, quando Giselberto compare per la prima volta con il titolo di comes palatii, e il 940, quando Sarilone fu allontanato dalla carica; Schiaparelli data il diploma citato al periodo compreso tra il 926 e il 931, perchè Ugo è nominato da solo e non in associazione al figlio Lotario.
Tuttavia si potrebbero forse restringere i termini cronologici proposti da Manaresi, tenendo conto che Dagiberto, citato quale attore dell'azione giudiziaria, è attestato con certezza quale vescovo di Cremona nel 931, anche se occorre precisare che tra l'ultima testimonianza dell'episcopato di Giovanni, predecessore di Dagiberto, datata al 924, e la prima di Dagiberto, 931, vi è un vuoto documentario di alcuni anni; inoltre Sarilone compare, nei documenti editi da Schiaparelli e da Manaresi, nel 935. Quindi è probabile la datazione del placito possa essere compresa tra i primi anni del quarto decennio del X secolo e il 940.

Dum, in Dei nomine , in iuditio sederet Sarilo comes sacri palacii, in sala Grasoni, in civtate (a) | Cremone, sedentibus cum eo Rotardo, Richardo, Rodemundo et aliis pluribus, in eorum presentiam | venit Dagibertus, venerabilis Cremonensis episcopus, et cum eo Audevertus advocatus ipsius et ostendit pre|ceptum in quo continebatur sicut infra continetur: In nomine Dei eterni. Ugo gratia Dei rex


(a) Così B per civitate

Edizione a cura di Valeria Leoni
Codifica a cura di Valeria Leoni

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