11
Clementis III papae litterae executoriae
[1188-1190] aprile [6-12], Laterano.
Clemente <III> , ad istanza della badessa e delle monache <di S. Vittore> di Meda, dà mandato all'arcivescovo di Milano, <Milone da Cardano> , che obblighi, senza possibilità d'interporre appello, gli uomini di Meda a troncare la costruzione di nuove case da essi intrapresa a detrimento del monastero e a dispetto dei privilegi imperiali da quest'ultimo ottenuti.
Originale, AATMeda, SVP, sec. XII, nr. 171 [A]. Copia autentica settecentesca del notaio Giovanni Angelo Custodi, alla data post 1188, ivi [B]. Copia semplice settecentesca in lingua italiana, segnata O, e regesto novecentesco, ivi. Altri regesti settecenteschi: [CUSTODI], Veritas oprimi potest, pp. 29-30; [ID.], Pro monialium Medę iuribus, pp. 13-14; Inventario 1738, nr. 175, che dà conto sia della lettera... in pergamena, sia della sua copia.
Nell'angolo inferiore destro del recto di A, segnatura di mano novecentesca (Carlo Agrati): 173.
Nel verso, di mano dello scrittore del doc., perpendicolarmente alle altre scritte: Mediolanen(si) archie|p(iscop)o pro cenobio de Me|da e, poco più sotto XI; di mano moderna, forse settecentesca, nello spazio delimitato dalla prima piegatura verticale e dalle due orizzontali: Lettera di papa | Clemente all'arciv[escovo]| di Milano acciò impe|disca la fabrica di una | chiesa in Meda pregiudi|ziale al jus del monast(er)o; di mano del Custodi, nell'angolo superiore destro: Post 1188 et | ante 1191; di mano novecentesca (Carlo Agrati), in matita, segnatura: XII/B.
Edizioni: [ANTONA TRAVERSI], Per le nozze, p. 51; ORSINI, Il monastero di San Vittore a Meda, p. 100, e ZOPPÉ, Per una storia di Meda, pp. 260-261, entrambi dalla trascrizione edita in [ANTONA TRAVERSI], Per le nozze.
Regesta: JAFFÈ-L., -.
Cf. BERETTA, Recensione, p. 161; ZOPPÉ, Per una storia di Meda, p. 70; ORSINI, Il monastero di San Vittore a Meda, p. 59.
La pergamena presenta tagli e lacerazioni, in coincidenza dei forellini (sei, ben visibili, lungo il margine sinistro, due, superstiti, lungo il margine destro), attraverso i quali passava originariamente il filo che assicurava il sigillo plumbeo, deperdito. Inoltre, due ampi squarci - forse, ma solo parziale, conseguenza dell'apertura della lettera - interessano la scrittura del terzo destro, all'altezza delle righe prima, seconda, terza, sesta, settima e nona, mentre si notano modesti segni di usura in corrispondenza delle antiche piegature (due orizzontali, due verticali).
Per la datazione, si è tenuto conto dell'itinerario di Clemente III, risultando il pontefice in Laterano dal 6 al 12 aprile 1188 (JAFFÈ - L., nr. 16196-16210), quindi il 31 marzo e il 14 aprile 1189 (ibid., nr. 16398, 16399) ed infine dal 4 al 16 aprile 1190 (ibid., nr. 16483-16486).
Il restauro del testo deperdito è stato condotto con precipuo riferimento alle copie e ai regesti, oltre che al formulario della cancelleria papale, rispecchiato, nella fattispecie, in alcune litterae di Clemente III (JAFFÈ - L., nr. 16302 e 16596).
Clemens episcopus servus servorum Dei.
Venerabili fratri .. Mediolanensi archiepiscopo (1), salutem et apostolicam ben(edictionem).
[Pervenit]| ad nos ex conquestione dilectarum in Christo filiarum nostrarum .. abbatisse et monialium de Me[da][quod ho]mines illius loci ad ecclesiam earum spectantes, contra privilegia ab imperatoribus monasterio ipsa[rum]| indulta (2), novam habitationem in dispendium monasterii edificare ceperunt, ad quam se transferre, re|lictis prioribus habitaculis, moliuntur.
Cum itaque nobis et tibi ipsi pariter pertineat gravaminibus | predictarum monialium providere, fraternitati tue per apostolica scripta mandamus qua[tinus ho]|mines illos a gravamine predictarum abbatisse et monialium super constructione ville [nove de]|sistere, ecclesiastica districtione, appellatione remota, compellas.
Dat(a)Laterani, [[........]]| id(us) aprilis, pontificatus nostri anno [[.........]].
(BD)
(1) Milone da Cardano; cf. Introduzione, nota 71.
(2) Deperditi. Cf., tuttavia, Introduzione, nota 55.
Edizione a cura di
Annalisa Albuzzi
Codifica a cura di
Gianmarco Cossandi