Lombardia Beni Culturali
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Breve guadie

1156 aprile 2, <Milano>.

Giovanni detto Ferrarius, figlio del fu Andrea, di Porta Vercellina, dà guadia a Domenico detto Abbate, di Milano, che difenderà una pezza di prato situata nel territorio di Moirano, per la quale riceve dal detto Domenico sedici soldi e quattro denari, e pone se stesso come fideiussore.

Originale, ASA, Perg. sec. XII, n. 100 [A]. Sul verso, di mano contemporanea: Carta de prato .I. in Moirano quam (sic) fuit Iohanne (sic) Ferarius. Seguono altre annotazioni tarde.

Pergamena di mm. 100/77 x 223/197; di forma irregolare per difetti naturali nell'angolo inferiore destro e in quello superiore sinistro, presenta inoltre una piccola lacerazione sul margine destro che si estende nello spazio interlineare tra il quarto e il quinto rigo per 15 mm.

(SN) Anno dominice incarnationis milleximo centesimo quinquagesimo sesto, secundo die mensis aprilis, indictione quarta. | Presentia bonorum hominum Iohannes qui dicitur Ferrarius, filius quondam Andree de burgo Porta | Vercellina (a), dedit vuadiam Dominico qui dicitur Abbate, filius quondam Iohannis de civitate Mediolani, ita | ut amodo in antea omni tempore defendere et guarentare et in antea stare debet ipse Iohannes et sui | heredes eidem Dominico et suis heredibus et cui ipsi dederint, nominative de prato (a) petia una iuri[s] (b) | sui con area eius iacente in territorio de Moirano; est ei (c) a mane Sancti Ambroxii, a meridie suprascripti | Dominici, a sero flumen Derio, a monte via, et est per mensuram (d) perticas duas et tabellas (e) octo, vel si amplius | hic permanneat (e). Sic stetit ipsemet fideiusor in pena dupli. Per hoc pratum dedit ipse Dominicus eidem Iohanni solidos | sedecim denarios quatuor. Actum suprascripto (f) Pascairolo (1).
Signum (g) + manus suprascripti Iohannis qui hunc brevem ut supra fieri rogavit.
Signa + + manuum Otonis, Guilielmi, Robi, testium.
(SN) Ego Scarabellus notarius subscripsi (a) et interfui.


(a) Così A.
(b) La parte superiore della s non si legge a causa della lacerazione della pergamena.
(c) e- corretta su i.
(d) A m(en)suira(m).
(e) Così A.
(f) Così A, anche se la località non è stata ancora nominata.
(g) Sulla n il segno abbreviativo di solito usato per il compendio -us.

(1) Si tratta probabilmente di un luogo di Milano, anche se il documento non lo dice espressamente: sia Giovanni Ferrarius che Domenico Abbate erano infatti cittadini milanesi; il fatto poi che Giovanni fosse del borgo di Porta Vercellina fa pensare che il Pascairolum di cui si parla si trovasse vicino a tale Porta. La mancanza di testimonianze del XII secolo non costituisce un serio ostacolo alla identificazione proposta; la quale è anzi corroborata da un documento del 1242, attestante uno slargo così denominato nella zona di Porta Vercellina (Giulini, Memorie, IV, p. 416).

Edizione a cura di Annamaria Ambrosioni
Codifica a cura di Gianmarco Cossandi

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