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Scena del film "La donna scimmia" - Regia Marco Ferreri, 1964 - Mezza figura di Ugo Tognazzi mentre sistema un proiettore di diapositive. A destra, un uomo fuma una sigaretta.
AGENZIA FOTOGRAFICA PIERLUIGI
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Da sinistra, Vittoria Mongardi, Friedrich Benfer e Jone Morino. A destra, due uomimi, uno seduto di spalle e uno in piedi, si guardano.
CIOLFI STUDIO PER LA FOTOGRAFIA E LA CINEMATOGRAFIA
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Mezza figura di Alberto Capozzi, al tavolo da gioco mentre mostra due carte tenendole con l'indice e il medio. Seduti ai sui fianchi due uomini lo guardano.
FOTO VASELLI
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Mezza figura di profilo di Paola Barbara, seduta. L'attrice ha una mano appoggiata alla guancia e guarda Friedrich Benfer, di tre quarti, seduto di fronte a lei.
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Mezza figura, di profilo di Friedrich Benfer che guarda verso Paola Barbara, di tre quarti.
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Mezza figura, di tre quarti, di Paola Barbara seduta a fianco di Friedrich Benfer, di profilo, che la guarda.
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Paola Barbara in piedi su una scalinata di marmo, con una mano in tasca guarda verso una cameriera, in piedi, di profilo, in fondo a essa.
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Primo piano di Paola Barbara e Friedrich Benfer. L'attrice appoggia la testa sulla spalla di lui e gli tiene le mani tra le sue.
Scena del film "La donna senza nome" - Regia Camillo Mastrocinque, 1941 - Totale. Al centro della scena, Paola Barbara e Friedrich Benfer ballano a una festa. Attorno a loro, altri invitati.
Scena del film "La donna è una cosa meravigliosa" - Regia Mauro Bolognini, 1964 - Figura intera. Sandra Milo, in piedi, su una scala interna, ha indosso una vestaglia di seta bianca con collo di pelliccia e ciabatte coordinate.
Scena del film "La donna è una cosa meravigliosa" - Regia Mauro Bolognini, 1964 - Mezza figura di Sandra Milo con le braccia dietro la schiena e leggermente piegata all'indietro. Di fronte a lei, Vittorio Caprioli la tiene per i fianchi e la guarda.
Scena del film "La donna è una cosa meravigliosa" - Regia Mauro Bolognini, 1964 - Primo piano di tre quarti di Sandro Milo.
Scena del film "La donna è una cosa meravigliosa" - Regia Mauro Bolognini, 1964 - Sandra Milo, in piedi, vestita in stile marinaio, ride. Di fronte a lei, in carrozzina per disabili, Vittorio Caprioli, serio, regge un palloncino.
Scena del film "La donna è una cosa meravigliosa" - Regia Mauro Bolognini, 1964 - Vittorio Caprioli, nudo, in una vasca da bagno, con tanti gonfiabili da mare, ha gli occhi e la bocca spalancati. Sandra Milo seduta sul bordo lo guarda e ride.
Scena del film "La fabbrica dell'imprevisto" - Regia Jacopo Comin, 1942 - Claudio Ermelli, a sinistra, e Silvio Bagoli, a destra, si guardano.
Scena del film "La fabbrica dell'imprevisto" - Regia Jacopo Comin, 1942 - Maurizio D'Ancora guarda verso sinistra tenendo la mano sinistra sulla spalla destra dell'attrice non identificata che, con gli occhi chiusi, sta suonando il piano.
Scena del film "La fabbrica dell'imprevisto" - Regia Jacopo Comin, 1942 - Maurizio D'Ancora mentre è al telefono si rivolge alla sua destra. Nel mentre, Vera Bergman con le mani giunte lo osserva.
Scena del film "La fabbrica dell'imprevisto" - Regia Jacopo Comin, 1942 - Maurizio D'Ancora parla al telefono tenendo nella mano sinistra un foglio di carta. A destra, Vera Bergman, con indosso un cappello, lo osserva.
Scena del film "La fabbrica dell'imprevisto" - Regia Jacopo Comin, 1942 - Maurizio D'Ancora scende le scale nascondendosi e guarda verso l'obbiettivo.
Scena del film "La fabbrica dell'imprevisto" - Regia Jacopo Comin, 1942 - Mentre parla al telefono guardando verso sinistra, Maurizio D'Ancora tenta di allontanare con una mano Vera Bergman che lo afferra per la giacca.