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Promissio
<1116 ottobre>, Gudo.
Rodolfo del fu Ambrogio, <di Gudo> , promette ad Anselmo circa i dieci appezzamenti di campo, siti in , <vendutigli> al prezzo di cinquantacinque soldi, <ricevendo per> lonechild una crosna.
Notitia, ASMi, AD, pergg., cart. 687 [N]. Copia semplice, BONOMI, Morimundensis, pp. 108-9, n. 4* [B].
Nel verso, di mano Y: Breve recordacionis de rebus in Fara. Segnatura Bonomi: 4. MCXVI et MCXVII. Memoria.
La pergamena, su cui segue la notitia di cui al n. 36, presenta una mutilazione nell'angolo superiore sinistro che interessa la scrittura.
La redazione della notitia non è probabilmente da attribuire al notaio Ubertus - rogatario della vendita di cui al n. 34: secondo una prassi largamente attestata in area milanese (cf. LIVA, Notariato, pp. 46-7; qui, docc. nn. 4 e 5, 20 e 21, 24 e 25) la promissio viene a perfezionare il sistema di garanzie relativo ai diritti costituiti con la vendita -: l'esame paleografico parrebbe offrire un responso difficilmente equivocabile, e ciò pur tenendo conto del minor impegno calligrafico di norma profuso dal notaio nella stesura degli appunti da cui svilupperà il mundum. Il responso della grafia trova conforto nella difformità di numerose soluzioni lessicali. In ogni caso, in aderenza alla prassi sopra ricordata, si è accreditata alla promissio la medesima data della vendita.
[[.........................]][R]odulfus quondam A(m)brosi |[[.....................]]a fecit promissionem in Anselmo[[..................]]ca(m)porum petiis .X. reiacentibus in loco [et fundo][Fariciola][. Primus](a) a ra Bradella: a meridie Ariprandi (b), a mane |[et a monte de] senioribus de Pusterla. Secundus ibi prope: a mane Ari|prandi, a meridie Sancti Petri, a ser(o) via. Tertius item ibi: a mane Sancti | Petri, a meridie de heredibus Iohannis, a ser(o) Sancte Tegle. Quar|tus non longe: a sero Ardrici, a monte Adam. Quintus in | valle de Marinello: a mane Sancti Petri, a meridie (c) Ardrici, | a ser(o) Ottonis (d). Sestus d(icitu)r a Strada: a mane Ardri|ci, a meridie Martini da la Cruce, a ser(o) via. Septimus ibi: a mane via, a meridie Donadei, a ser(o) Ardirici. Octavus d(icitu)r a Costa: a meridie (e) de heredes | Iohannis, a mane Tedoldi, a ser(o) busscus. Nonus ibi: | a meridie de Bocardis et de senioribus de Pusterla, a monte et ser(o) Sancti Petri. Decimus item ibi: a mane via, a monte (f) | de Portalupis, a meridie via. Zoze (g) .III., et si a(m)plius;| pretio sol(idorum) .LV.; lonechild (h) crosnam (i).Testes Ubertus, | Martinus, Petrus Niger gener, Ioh(anne)s Abisus. Actum Gudi.
(a) Si integra, qui e nel caso seguente, sulla base del doc. n. 34.
(b) La prima i dell'interlineo.
(c) Sulla prima e segno abbr. (trattino orizzontale) superfluo.
(d) -n- corr. da altra lettera, probabilmente r
(e) mer(idie) da ma(ne) mediante correzione di -e- da a, aggiunta di r nell'interlineo e impiego del segno abbr.
(f) -t- nel sopralineo.
(g) Così N, per iugera
(h) N lonehicld
(i) -a- corr. su r
Edizione a cura di
Michele Ansani
Codifica a cura di
Michele Ansani